di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Dal primo maggio allo scorso 6 settembre alla Polizia Locale sono giunte 39 segnalazioni per il disturbo della quiete pubblica legate alle emissioni sonore nella fascia oraria 22-2. In tal senso, i vigili urbani hanno effettuato 35 controlli nella fascia successiva alle 2 di notte, in particolare nei weekend nella zona del centro città e nelle vie limitrofe.
Lo ha comunicato il sindaco Spazzafumo, intervenuto in consiglio comunale in risposta all’interrogazione posta sul tema della movida da Paolo Canducci. “Sono stati effettuati inoltre quattro accertamenti per il riscontro dei valori limite di immissioni differenziali in ambito abitativo. Agli atti – ha proseguito – risultano contestati sei verbali di accertate violazioni amministrative, di cui due notiziati all’autorità giudiziaria”.
Un report che non ha soddisfatto tuttavia il capogruppo dei Verdi: “Il divieto di vocalist o emissioni di dj quest’estate non è stato mai rispettato, così come i fuochi sparati a qualunque ora della notte. Le attività di controllo rappresentano l’unica possibilità di limitare il mal comportamento di chi non rispetta le regole. Credo si debba fare un investimento maggiore sui controlli. Si eviti ciò che è successo in numerosi locali, che hanno alzato ulteriormente il volume della musica dopo un determinato orario. Si deve trovare il giusto equilibrio, che non c’è. Alle 4.30 di notte la musica si è sentita fino alla zona collinare di San Benedetto. Evidentemente la legge non viene rispettata”.
Riguardo al nuovo regolamento acustico, il primo cittadino ha comunicato che è stato redatto il testo finale della bozza elaborata dal gruppo di lavoro costituito da tecnici comunali, personale della polizia locale, un professionista esterno e amministratori. “Il 20 giugno la bozza è stata trasmessa ai componenti dell’amministrazione. Insieme alla maggioranza saranno effettuate le opportune valutazioni o integrazioni per la successiva presentazione in consiglio e quindi la definitiva approvazione”.
Biancazzurro
Nel corso dei lavori, rispondendo ad un’interrogazione di Aurora Bottiglieri, l’assessore al sociale Andrea Sanguigni ha inoltre annunciato che una parte del Centro Biancazzurro verrà trasformata in residenza per la disabilità gravissima. “Condividiamo le preoccupazioni delle famiglie – ha spiegato – ci siamo mossi con la Regione. Qualche giorno fa abbiamo svolto una riunione promossa dall’amministrazione a cui hanno preso parte, tra gli altri, la direttrice dell’azienda sanitaria Nicoletta Natalini. L’impegno dell’Ast è di adeguare le tariffe su dieci posti esistenti, che verranno convertiti entro il mese”. Per quanto riguarda gli ulteriori dieci posti, occorrerà attendere l’atto di fabbisogno regionale. “Non è una cosa immediata, ma continueremo a lavorarci”, ha concluso Sanguigni.
Bambinopoli
Infine, sulla questione Bambinopoli, il vicesindaco Tonino Capriotti ha fornito ulteriori aggiornamenti sulla vicenda: “Ci è arrivato il documento che mancava, ossia il riscontro del centro provinciale per l’impiego. È rimasto un dubbio, relativo alla situazione debitoria nei confronti dell’ente. La risposta è giunta oggi. Speriamo di chiudere questo bando nelle prossime settimane”. Delucidazioni a chi Annalisa Marchegiani ha replicato con foga: “Temo che qui i problemi non siano finiti. Sulla vicenda Bambinopoli di danni ne sono stati fatti abbastanza. Confrontatevi con l’ufficio legale per evitare eventuali contenziosi. Lo stato di degrado dell’area è sotto gli occhi di tutti”.