“Come rappresentati delle associazioni dei familiari delle vittime del Moby Prince rimaniamo sconcertati per quello che è accaduto in Parlamento. Indipendentemente dalle idee politiche e dalle ragioni per cui alcune forze politiche hanno deciso di staccare la spina all’esecutivo del Premier Draghi, riteniamo che la caduta del governo e la fine anticipata della legislatura sia un danno gravissimo al percorso di verità e giustizia sulla strage del Moby Prince”. E’ la presa di posizione dei rappresentanti dei familiari della vittime del Moby Prince, il sambenedettese Nicola Rosetti presidente dall’associazione 140 e di Luchino Chessa, presidente dell’associazione 10 Aprile.
“Il 12 maggio 2021 veniva istituita la Commissione parlamentare di inchiesta sul Moby Prince – affermano i due – e sotto la presidenza dell’Onorevole Andrea Romano da fine giugno 2021 ad oggi i lavori si sono svolti senza interruzioni. Sulla scorta delle risultanze della precedente Commissione del Senato, guidata dal Senatore Silvio Lai, il lavoro svolto in un anno di attività è stato di notevole peso specifico per la ricerca della verità. Gli ultimi nove mesi di legislatura sarebbero stati utili per proseguire su alcuni filoni di inchiesta e per elaborare una conclusione che avrebbe potuto scrivere in modo definitivo la verita storica, aprendo al successivo percorso di giustizia. Invece nel giro di pochi giorni la speranza di mettere la parola fine a 31 anni di sofferenze e strazi si è infranta davanti a giochi politici che poco hanno a che fare con il bene comune della Nazione, ma che sono il prologo del crepuscolo della nostra repubblica e minano la credibilità dell’Italia. Ci rendiamo conto che in una tempesta perfetta come quella che si sta delineando, il nostro grido per la verità e giustizia sul Moby Prince possa rimanere inascoltato. Da 31 anni stiamo combattendo contro chi ha fatto di tutto per nascondere e modificare la verità sul Moby Prince e ci chiediamo quanto ancora dobbiamo aspettare. Ringraziamo con affetto l’Onorevole Andrea Romano e tutti i commissari per il lavoro che hanno fatto fino ad oggi. Con la prossima legislatura, fin da ora auspichiamo la istituzione di una Commissione Bicamerale. Noi non ci fermeremo”.