SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Che la nostra città vanti il primato di aver dato avvio alla motorizzazione in Italia è cosa nota. Forse lo è meno il duro processo che ha portato San Benedetto del Tronto a diventare il primo porto motopeschereccio della penisola negli anni trenta. Dopo i tentativi di don Francesco Sciocchetti, dapprima con il “San Marco” (il primo battello porta-pesce a motore varato il 26 maggio del 1912) e poi con il “Truentum”, la “Grande Guerra” arresta forzatamente l’opera di ammodernamento tecnologico, con tutti i suoi tentativi, le prove tecniche e i collaudi dei motori. Ma anche durante il primo dopoguerra non fu di certo facile riprendere la corsa alla motorizzazione nonostante i nuovi esperimenti di Giovanni Battista Lucarelli assieme a Francesco Voltattorni, Ernesto Tremaroli e Giuseppe Angelini.
Negli anni venti, comunque, accanto alla pioneristica impresa della Sapri con i piropescherecci che si spingevano fino in Groenlandia, a poco a poco, sulle paranze sambenedettesi, fino ad allora spinte dal vento (non sempre favorevole), iniziarono ad essere impiantati dei motori e solo verso gli anni Trenta si costruirono motopescherecci ex-novo che porteranno, di lì a pochi anni, San Benedetto del Tronto ad essere la maggiore base motopeschereccia d’Italia. “Le prime paranze motorizzate – spiega il dottor Giuseppe Merlini, responsabile dell’archivio storico comunale – furono: Atlantico di Nicola Palestini, S. Giacomo 2° di Palestini e Cosignani, S. Nicola di Emidio Lagalla, Luigi di Vittorio Latini, Immacolata di Ascanio Valentini, Andrea Bafile di Guido Liberati, S. Giacomo dei fratelli Capriotti, S. Francesco di Domenico Guidotti, Corsaro Nero di Nicola Marchigiani, Valoroso Antonio di Ciarrocchi e Spinozzi e S. Antonio di Volga Merlini”. Nei periodi di pesca favorevole, si poteva toccare con mano l’assoluto vantaggio della pesca motorizzata perché con un solo motopeschereccio (una sola paranza motorizzata), in un solo mese, si potevano avere incassi iperbolici. “Parliamo ad esempio – continua Merlini – di 40.000 lire, cifra che comportava un utile netto di circa 25.000 lire mensili”.
Nel 1929 le paranze motorizzate sambenedettesi salirono a 24. Sulle due paranze di sua proprietà, Nicola Spinozzi fece porre due motori di 70 Hp e in poco più di un anno di esercizio, si convinse che i piccoli motopescherecci, destinati a non allontanarsi troppo dalle coste litoranee per la bassa potenza, rappresentavano una passività per l’armatore. “Fu allora – continua il responsabile dell’archivio storico comunale – che Spinozzi fece costruire un nuovo scafo con motore di circa 105 Hp che però necessitava continuamente di riparazione per le ripetute avarie e dunque fece varare l’Elisabetta, dotata di un motore Fiat da 270 Hp destinato alla pesca in alto mare. Anche sulle due belle paranze di Egidio Latini, la S. Francesco e la S. Nicola, varate il 31 maggio del 1921, vennero impiantati due motori. Ma anche questi motori ebbero a dare, sin da principio, seri problemi e così, nel dicembre del 1930, Latini – lusingato come la maggior parte degli armatori sambenedettesi dell’epoca, dal rendimento della pesca a motore – presso i Canaletti di Porto Civitanova provvide a far cambiare i vecchi con dei nuovi motori marini del tipo 3 Zbs, forniti dalla ditta Hille Werke di Dresda, tramite la ditta Raniero Tomissi & C. di Genova”.
Dalle carte consultate in decine e decine di archivi emerge che anche la società costituita da Giuseppe Liberati, Benedetto Capriotti e Federico Bruni, nell’agosto del 1927, provvide a far montare sulla propria coppia di barche, due motori da 18 Hp, pagando regolarmente la dogana d’importazione dalla Svezia. In seguito, verificato che i motori non erano adatti fu chiesto ed ottenuto il ritiro da parte della ditta Svenska Maskinverken di Södertälje.
Nel 1928 la società di fatto Paolini-Scartozzi-Sabatini, sorta nel 1912, passò dalla vela al motore. Sulle due imbarcazioni di proprietà, la Monte S. Francesco e la San Francesco l’aiuta, furono installati motori tipo marino diesel da 23 Hp, a due tempi, con avviamento ad aria compressa, con elica a frizione e con invertitori di marcia, acquistati anch’essi dalla “Società Anonima Svenska Maskinverken” per il prezzo di 72.000 lire a cui vanno aggiunte altre 17mila per adattare i legni ai motori e per altre attrezzature speciali. Come quelli di altri armatori, anche questi motori non dettero buona prova perché subirono più di una avaria e per essere riparati si dovettero sostenere ulteriori e onerose spese.
“Nell’inverno del 1930 – spiega Merlini – a seguito di una tempesta furiosa, le due motobarche della Società Paolini-Scartozzi-Sabatini naufragarono sulla spiaggia di Ravenna, subendo gravi danni sia agli scafi che ai motori. Solo a seguito di una mareggiata, che li disincagliò ben venti giorni dopo, poterono essere trasportati nel porto canale di Ravenna; effettuate le opportune riparazioni agli scafi e ai motori, con una spesa pari a £ 8.000, nel settembre del 1931 sopraggiunsero nuove avarie agli apparati motori di entrambi i motopescherecci e la soluzione più ovvia fu quella di porli in disarmo per circa 8 mesi a Porto Corsini. In quel frattempo, iniziarono delle vere e proprie trattative per la sostituzione dei motori, con la ditta fornitrice Svenska Maskinverken, e motivati da questa prospettiva i soci Paolini-Scartozzi-Sabatini rimisero in sesto gli scafi per far loro raggiungere San Benedetto del Tronto. Le trattative protrattesi per diversi mesi non portarono ad alcun accordo e per garantire maggiore sicurezza agli scafi, mancando la città di un vero e proprio porto, in previsione dell’inverno, la Monte S. Francesco e la San Francesco l’aiuta, vennero trasferite nel porto canale di Pescara e poste di nuovo in disarmo per essere poi vendute ai fratelli Settimio e Liberato Di Nisio, meccanici specializzati in motori marini di Pescara”.
Altri sambenedettesi ebbero in questo primo decennio di corsa alla motorizzazione seri problemi sempre per avaria ai motori. Dopo lo smobilitamento dal regio esercito, dal 1919 Nicola Marchegiani, già commerciante di pesce, riprendeva il suo lavoro vendendo il pescato delle barche a vela e a motore (soprattutto di Barbara Castelli, dei Latini e dei Silenzi) sia in loco che nei principali mercati di pesce d’Italia, iniziando a commerciare, oltre la produzione locale anche quella estera, soprattutto francese e belga. Nel 1928 veniva scelto quale rappresentante in San Benedetto del Tronto per lo smercio del pescato del Marocco, dalla Società Anonima Industria Pesca e sottoprodotti (IPES) di Civitavecchia.
“In questo modo Marchegiani – continua il dottor Merlini – entrò in relazione d’affari con la IPES dalla quale, nell’ottobre del 1930, ebbe in affitto in società con Vincenzo Giri di Porto Recanati, due vapori l’Orata e il Gronco che gestì sino al giugno del 1931. Dalla stessa società, da solo, prese poi in affitto il Nasello corrispondendo un fitto di 6.400 lire al mese a cui andavano sommate le circa 38.500 lire per la gestione del piroscafo. Il Nasello, però, ebbe la disgrazia di entrare in collisione, all’uscita del porto di Napoli, con il Regina Elena della Società Partenopea Anonima di Navigazione e dovette subire pure un sequestro da parte dei fratelli Vrdoljak di Spalato; a questo stato di cose si aggiunsero: avarie all’apparato motore, seri problemi di gestione, la diminuzione del quantitativo di pesce scelto e la diminuzione del ricavato della pesca. Nel 1937 tutti e tre i piroscafi, Orata, Gronco e Nasello entrarono a far parte della flotta della Sapri (Orione, Orsa, Pegaso, Perseo, Procione, Sirio). Ad una serie di affondamenti di motopescherecci avvenuti uno dietro l’altro nel giro di pochi anni – nel 1931 il Luigi, il Bettina e il Benedetto, nel 1933 l’Antonia, nel 1934 il Matteucci, solo quest’ultimo con una vittima – si contrappone, a partire dal 1938 un decennio, fatta eccezione per la parentesi della seconda guerra mondiale, in cui avviene il pieno sviluppo della pesca meccanica: alle paranze che montavano motori Bolinders a testa calda si passò alla costruzione di nuovi scafi, soprattutto presso i Cantieri di Portocivitanova e di Ancona, con installati motori della Casa Deutsche Werke di Kiel. Perfezionata anche la sagoma degli scafi, secondo i migliori accorgimenti tecnici per la pesca, si passò poi all’installazione dei motori italiani della Società Ansaldo. Una vera e propria gara all’armamento farà di San Benedetto del Tronto un’importante base peschereccia. La più importante”.
Elenco completo delle barche a propulsione meccanica addette alla pesca in San Benedetto del Tronto nel 1935
N. | Nome | Stazza lorda (T) | Stazza netta (T) | Apparato motore tipo | Hp ind. | Hp asse | Genere
di pesca esercitata |
Proprietario ed armatore |
1 | Emma | 34,95 | diesel | 75 | Strascico con divergenti | Romani Giovanni fu Gioacchino e Ascolani Federico di Francesco | ||
2 | Gaetano | 36,64 | „ | 70 | „ | Società Anonima Italiana “Dierno” di Roma | ||
3 | Santa Maria | 36,64 | „ | 75 | „ | Rosetti Antonio di Nicola e Scartozzi Elisabetta di Enrico | ||
4 | Rosa | 9,94 | „ | 32 | „ | Paci Nazzareno
di Domenico |
||
5 | S. Francesco | 21,26 | „ | 50 | „ | Paolini Cesare fu Giuseppe | ||
6 | Bafile | 21,26 | „ | „ | „ | Liberati Guido di Francesco | ||
7 | S. Giuseppe | 8,19 | „ | „ | „ | Guidotti Giuseppe
ed Emidio di Filippo |
||
8 | S. Nicola | 9,45 | „ | 40 | „ | Fanesi Nicola
di Antonio |
||
9 | S. Francesco | 9,45 | „ | 40 | „ | Fanesi Bartolomeo
di Vincenzo |
||
10 | S. Tommaso VII | 9,93 | „ | 32 | „ | Troli Nicola
di Pasquale |
||
11 | Elisabetta | 78,42 | 38,91 | „ | 200 | „ | Spinozzi Nicola
di Nazzareno |
|
12 | S. Francesco | 17,64 | „ | 50 | „ | Silenzi Francesco
di Giovanni |
||
13 | Lucia | 17,97 | 4,89 | „ | „ | „ | Palestini Nazzareno
di Francesco |
|
14 | S. Gabriele | 11,38 | „ | „ | „ | Latini Nazzareno
di Antonio e Spina Giuseppe di Nazzareno |
||
15 | Nicola | 69 | „ | 150 | „ | Marchegiani Nicola
fu Antonio |
||
16 | I due fratelli | 17,55 | 11,12 | „ | 50 | „ | Palestini Domenico
fu Francesco |
|
17 | S. Gabriele | 29,90 | 9,80 | „ | 70 | „ | Guidotti Domenico
di Filippo e Palestini Antonia di Emidio |
|
18 | Nicolina | 19,29 | „ | 75 | „ | Papetti Augusto
fu Federico |
||
19 | Principe Umberto | 64,46 | „ | 105 | „ | Marchegiani Nicola
fu Antonio |
||
20 | Risveglio | 37,94 | „ | 80 | „ | Mosca Enrico
fu Domenico |
||
21 | Anna | 16,82 | „ | 50 | „ | Guidi Filippo di Agostino e Del Zompo Federico di Giuseppe | ||
22 | S. Nicola Paolo | 39,63 | 15,48 | „ | 100 | „ | Trevisani Nazzareno fu Francesco e Voltattorni Pasqua in Paoletti | |
23 | Conte Guido Borromeo | 2,29 | „ | 7-8 | „ | Banca delle Marche e degli Abruzzi filiale
di San Benedetto |
||
24 | Valentina | 76,58 | 35,57 | „ | 150 | „ | Trevisani Federico
fu Achille |
|
25 | Maria Pia | 39,87 | 15,99 | „ | 100 | „ | Liberati Nicola | |
26 | Mafalda | 49,04 | 21,54 | „ | „ | „ | Pompei Giuseppe di Giovanni e Furno Gino di Fantino | |
27 | S. Nicola | 21,14 | 6,29 | „ | 50 | „ | Lagalla Emidio di Davide e Spazzafumo Giuseppe fu Antonio | |
28 | Eolo | 42,16 | 20,41 | „ | 100 | „ | Falaschetti Antonio
fu Pasquale e Olivieri Filippo di Federico |
|
29 | Belvedere | 23,82 | 7,54 | „ | 50 | „ | Romani Gioacchino e Francesca fu Alberto | |
30 | Mafalda | 44,41 | 18,32 | „ | 100 | „ | Palestini Nazzareno
fu Francesco |
|
31 | Nazzareno I | 47,23 | 23,18 | „ | „ | „ | Fiscaletti Mattia fu Domenico e Caselli Michele fu Domenico | |
32 | Littorio | 49,94 | 20,10 | „ | 150 | „ | Pompei Nazzareno fu Silvestro e Mascaretti Gino fu Giuseppe | |
33 | S. Tommaso apostolo | 9,36 | „ | 32 | „ | Troli Nicola
di Pasquale |
||
34 | Ermanno Carlotto | 46,46 | 20,96 | „ | 100 | „ | Fiscaletti Vincenzo di Matteo e Murani Pio Santo di Luigi | |
35 | Regina Giovanna | 46,97 | 22,53 | „ | „ | „ | Pompei Marone di Giambattista e Guidotti Tommaso di Andrea | |
36 | S. Francesco | 47,06 | 23,64 | „ | „ | „ | Trevisani Filippo
fu Francesco |
|
37 | Premuda | 42,93 | 20,43 | „ | „ | „ | Palestini Americo
di Federico |
|
38 | Dea Madre | 44,30 | 24,17 | „ | „ | „ | Romani Francesco e Romani Gioacchino
di Nicola |
|
39 | Maestrale | 42,82 | 17,60 | „ | „ | „ | Trevisani Michele di Francesco e Del Zompo Federico di Nazzareno | |
40 | Tiravanti Stella del Mare | 43,90 | 22,73 | „ | „ | „ | Guidotti Nicola di Ernesto e Ferrari Pietro di Nazzareno | |
41 | Maria Costanza | 38,16 | 16,92 | „ | „ | „ | Pompei Gabriele fu Giuseppe, Palestini Giuseppe fu Emidio e Flammini Nazzareno di Antonio | |
42 | Concetta Immacolata | 14,62 | „ | 50 | „ | Guidotti Giuseppe
di Emidio |
||
43 | Elisabetta Maria | 39,92 | 18,50 | „ | 100 | „ | Rosetti Antonio fu Nicola e Scartozzi Eisabetta di Rico | |
44 | S. Giacomo | 18,77 | 4,50 | „ | 50 | „ | Fratelli Capriotti Umberto, Giuseppe
e Ernesto di Giacomo |
|
45 | Immacolata | 18,36 | 4,59 | „ | „ | „ | Valentini Ascanio
fu Pio |
|
46 | Vincenzo | 22,29 | 5,58 | „ | „ | „ | Fratelli Liberato e Giovanni Poliandri
fu Vincenzo |
|
47 | Nuova Rosina | 17,68 | „ | 75 | „ | Merlini Nazzareno, Giuseppe e Maria fu Andrea e Voltattorni Luigi di Benedetto | ||
48 | Pola | 26,19 | 13,27 | „ | „ | „ | Palestini Illuminato fu Emidio e Rosetti
Maria di Giacomo |
|
49 | Atlantico | 18,95 | 4,54 | „ | 50 | „ | Palestini Nicola di Francesco e Moretti Maria fu Tommaso | |
50 | S. Gabriele
S. Antonio |
22,17 | 6,33 | „ | „ | „ | Palma Benedetto di Michele e Romani Antonio di Giuseppe | |
51 | S. Francesco d’Assisi | 22,40 | 7,93 | „ | „ | „ | Rosetti Romualdo di Nicola e Pompei Mario di Giovanni | |
52 | S. Giacomo Secondo | 19,07 | 5,21 | „ | „ | „ | Palestini Raffaele di Domenico e Cosignani Maria fu Giuseppe | |
53 | Fiume | 39,93 | 17,67 | „ | 100 | „ | Pompei Nazzareno
di Giovanni |
|
54 | San Vincenzo | 17,72 | 4,10 | „ | 50 | „ | Bergamaschi Nazzareno fu Vincenzo, Bergamaschi Maria di Nazzareno e Prosperi Amedeo fu Carlo | |
55 | Luigi | 46,80 | 24,83 | „ | 120 | „ | Fiscaletti Domenico di Giuseppe, Spina Domenico di Fiore e Romani Vincenzo
fu Serafino |
|
56 | S. Rita | 18,94 | 5,26 | „ | 50 | „ | Traini Umberto di Luigi e Consorti Pietro
di Nazzareno |
|
57 | Falco | 42,43 | 21,64 | „ | 120 | „ | Ricci Francesco di Federico e De Angelis Raffaele di Filippo | |
58 | Trieste | 83,38 | 39,29 | „ | 200 | „ | Latini Tommaso
di Egidio |
|
59 | Sabaudia | 48,75 | 22,50 | „ | 120 | „ | Cosignani Luigi di Pasquale e Guidotti Domenico di Giovanni | |
60 | Annita Antonietta | 20,55 | 5,38 | „ | 50 | „ | Raffaellucci Giuseppe di Filippo e Pignati Marino di Francesco |
Flottiglia Motopescherecci di San Benedetto del Tronto nel 1949
N. | Motopeschereccio | HP Motore | Tonnellaggio
Stazza lorda |
Armatore |
1 | Antonia Madre | 220 D. W. | 65 | Rosetti Silvestro |
2 | Trento | „ | 70 | Latini Tommaso |
3 | Minerva | „ | 70 | Marchegiani Nicola fu Andrea |
4 | Saturnia | „ | 74 | Mascaretti Gino |
5 | Marilde | 240 D. W. | 80 | Mascaretti & Marinangeli |
6 | Indomabile | 200 Ansaldo | 70 | Marainangeli & Castelli |
7 | Luigi II | 165 D. W. | 50 | Fiscaletti Domenico |
8 | Luigi III | 160 Benz | „ | Fiscaletti Luigi |
9 | S. Rita II | 165 D. W. | „ | Traini Umberto |
10 | Recoaro | „ | „ | Filiaci Pacifico |
11 | Antonietta | „ | „ | Tomassini Augusto |
12 | Ambra | 160 Benz | „ | Canducci Pietro |
13 | Maris Stella II | „ | „ | Pilade Oreste |
14 | Nuova Europa | 150 Ansaldo | „ | Micucci Ludovico |
15 | La Vittoria | „ | „ | Murani Pio |
16 | Angelina | „ | 45 | Rosetti Silvestro |
17 | Giulio Cesare | 120 D. W. | 30 | Fratelli Castelli |
18 | Antonio B. | 110 Ansaldo | 33 | Biagini Dante |
19 | Italia | 125 C. A. | 30 | Consorzio Pesca Mediterranea |
20 | Maris Stella | 100 Ansaldo | 33 | Ferrari Pietro |
21 | Pier Giorgio | 120 D. W. | 35 | Guidotti Luigi |
22 | Antonella | 125 C. A. | 30 | Consorzio Pesca Mediterranea |
23 | Aurora | 100 Ansaldo | 30 | Guidi Filippo |
24 | Immacolata Concezione | 120 D. W. | 32 | Liberati Cesare |
25 | Patrizia | 125 C. A. | 30 | Consorzio Pesca Mediterranea |
26 | Pomello | 120 D. W. | 32 | Olivieri Giuseppe |
27 | Maria Vittoria | „ | 31 | Pomepi Silvestro |
28 | Nuovo Fiore | „ | 33 | Merlini & Del Zompo |
29 | Aldo | 110 Ansaldo | 32 | Costantini Fratelli |
30 | S. Pietro I | 100 Ansaldo | 33 | Merlini & Trevisani |
31 | Francesco | 120 D. W. | 33 | Merlini & Del Zompo |
32 | Fiume | 100 D. W. | 30 | Pompei Nazzareno |
33 | Franco II | 110 Ansaldo | 33 | Perotti Eugenio |
34 | Benedetto | 120 D. W. | 32 | Merlini e Del Zompo |
35 | Anna | 110 Ansaldo | 35 | Perotti Giacomo |
36 | Duca di Ferro | „ | 28 | Perotti Enrico |
37 | Riccardo | „ | 35 | Perotti Eugenio |
38 | Adele | 120 D. W. | 32 | Palestini Amerigo |
39 | Regina Pacis | 110 Ansaldo | 34 | Paolini e Marchegiani |
40 | Annunziata | 120 D. W. | 32 | Merlini e Del Zompo |
41 | Luciana | 140 – | 34 | Perotti Giacomo |
42 | Intrepido | 100 Ansaldo | 30 | Papetti Augusto |
43 | S. Pietro II | „ | 30 | Torquati e Isopi |
44 | S. Gabriele | 100 D. W. | 28 | Guidotti Antonietta |
45 | S. Maria II | 120 D. W. | 32 | Paolini Benedetto |
46 | Amalia | 110 Ansaldo | 34 | Marchegiani Nicola fu Antonio |
47 | Emanuele | 110 M. A. N. | 32 | Marchegiani Alfredo |
48 | Natale | 110 Ansaldo | 32 | Merlini Giuseppe |
49 | S. Giovanni Bosco | 100 Ansaldo | 30 | Palestini e Romani |
50 | Maria Antonietta | 110 Ansaldo | 32 | Micucci Ludovico |
51 | Adriatico | „ | 32 | De Santis Libero |
52 | Freccia Azzurra | 100 Ansaldo | 30 | Rosetti Silvestro |
53 | S. Rita da Cascia | 90 D. W. | 25 | Fanesi Nicola |
54 | Antonio figlio | „ | 25 | Fratelli Fedeli |
55 | Pola | 75 D. W. | 24 | Palestini Illuminato |
56 | Aprilia | 75 Ansaldo | 24 | Consorti Enrico |
57 | Nuova Rosina | 75 D. W. | 24 | Merlini Nazzareno |
58 | S. Antonio III | 70 Deutz | 20 | De Cesaris Silvio |
59 | Adriano | „ | 20 | Palestini Nicola |
60 | S. Giacomo I | 50 D. W. | 18 | Capriotti Giuseppe |
61 | Tre fratelli | „ | 19 | D’Angelo Giovanni |
62 | S. Antonio | „ | „ | Fanesi Nicola |
63 | S. Nicola | „ | „ | Lagalla Emidio |
64 | S. Giacomo II | 50 Deutz | „ | Palestini Raffaele |
65 | Immacolata | 50 D. W. | 18 | Traini Maria |
66 | Bafile | „ | 19 | Liberati Guido |
67 | Luigi | „ | 17 | Latini Emidio |
68 | Corsaro Verde | 70 Deutz | 19 | Rosetti Pietro |
69 | Atlantico | 50 D. W. | 18 | Palestini Nicola |
70 | Anna Maria | 40 D. W. | 14 | Pignati Osvalda |
71 | Rubino | 25 – | 10 | Mastrini Antonio |
72 | S. Giacomo delle Marche | 25 – | 9 | Capriotti Ernesto |