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Marini (Pd): “Scontato chiedere le dimissioni della giunta. Almeno chiedete scusa alla Barlocci e alla città”

Sul progetto Ballarin: "Eravate partiti in pompa magna con l'archistar e oggi parlate di parco inclusivo senza laghetti"
Pubblicato il 23 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Volendo far finta che la delibera del 2004, ovvero di ventuno anni fa, non fosse venuta fuori, era ed è l’ente pubblico il deputato a prendersi cura dell’interesse generale e quantomeno avrebbe dovuto tentare la via del diritto di servitù ad uso pubblico, visto che ne ricorrevano le fattispecie”. Il duro monito arriva da Alessandro Marini, presidente del circolo nord, intervenuto sabato al consiglio comunale aperto in merito al caso della strada Brancadoro.


“Purtroppo per l’amministrazione è uscita questa delibera in cui il Piano urbano del traffico inquadra la via come strada vicinale di uso pubblico. Da una semplice ricerca online si evince che nel Prg di San Benedetto risulta una strada: vengo a chiedervi, dunque, se nel Certificato di destinazione urbanistica la stessa strada risulta e se c’è il vincolo di strada pubblica. Se la risposta fosse affermativa, perché il Comune non ha sospeso la Scia presentata da Rapullino? In caso di risposa negativa, invece, perché il vincolo non è stato inserito nel Prg online,come prevede la normativa sulla trasparenza degli atti amministrativi? E soprattutto, cosa ancor più grave, se nel Certificato di destinazione urbanistica il vincolo è assente allora questo vincolo non risulta nemmeno trascritto nell’atto di trasferimento della proprietà a Rapullino: a questo punto l’atto è nullo?”.

Marini punta il dito contro sindaco e assessori: “Sarebbe troppo facile e scontato chiedere le dimissioni di coloro che a tutti i livelli si sono resi protagonisti di questa triste vicenda, questo richiederebbe una dignità: ma almeno abbiano il coraggio di chiedere scusa alla consigliera Barlocci e alla città intera”.

Bocciatura totale è arrivata anche sul fronte Ballarin: “Si era partiti in pompa magna con l’archistar e oggi si parla di parco inclusivo senza laghetti e museo della Samb, forse tentando di ingraziarsi i tifosi. Non sono buoni a riaprire una piccola area verde come quella di via Manzoni, come pensane di gestire un parco così grande? Stanno dando solamente vita ad una costosa aiuola spartitraffico”.