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Manovra finanziaria, arriva la mozione di Bottiglieri e Canducci. “Tagli ai comuni, intervenga l’Anci”

I consiglieri avvertono che, con l’aggravarsi delle restrizioni e il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, circa il 20% dei comuni italiani rischia di finire in dissesto finanziario. Secondo la mozione, queste misure porterebbero a una diminuzione dei servizi pubblici essenziali e metterebbero in crisi la capacità dei comuni di rispondere ai bisogni della cittadinanza
Pubblicato il 17 Ottobre 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. I consiglieri comunali di opposizione Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci si preparano a presentare una mozione in consiglio comunale contro le recenti misure economiche che, a loro dire, aggravano ulteriormente la già difficile situazione finanziaria dei comuni italiani. La mozione, fortemente critica verso le decisioni del Governo nazionale e in particolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze, denuncia i continui tagli ai bilanci comunali che, secondo i consiglieri, mettono a rischio la capacità amministrativa e i servizi essenziali per i cittadini.



I Punti Principali della Mozione

Nella mozione, Bottiglieri e Canducci esprimono una forte preoccupazione riguardo ai provvedimenti inseriti nel Piano Strutturale di Bilancio illustrato dal Ministro Giancarlo Giorgetti. Essi sostengono che tali misure, che prevedono una significativa riduzione della spesa corrente a carico dei comuni, potrebbero rendere insostenibile la gestione amministrativa, soprattutto nei comuni più piccoli.

  • Taglio ai Fondi per i Comuni: Il documento pone l’accento su un contributo di 250 milioni di euro annui che i comuni dovranno restituire dal 2024 fino al 2028, fondi inizialmente destinati all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Secondo i consiglieri, questa riduzione rappresenta una grave sottrazione di risorse che comprometterà la possibilità dei comuni di realizzare investimenti a beneficio della collettività.
  • Mancata Intesa sul Decreto Ministeriale: La mozione critica anche la mancata intesa sulla bozza di decreto proposta dal Ministero dell’Interno, in collaborazione con il Ministero delle Finanze, che non ha trovato approvazione durante la Conferenza Stato-Città del 27 giugno. Tale mancata intesa, sostengono i consiglieri, è un segnale allarmante della crisi economica che affligge molte città italiane.
  • Obbligo di Accantonamento di Risorse: Un altro punto critico riguarda l’obbligo per i comuni di accantonare fondi di parte corrente per coprire eventuali disavanzi futuri, nonostante i continui tagli. La mozione definisce questa misura come insostenibile, specialmente per i comuni che già operano in condizioni di difficoltà economica.

Previsioni Preoccupanti

I consiglieri avvertono che, con l’aggravarsi delle restrizioni e il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, circa il 20% dei comuni italiani rischia di finire in dissesto finanziario. Secondo la mozione, queste misure porterebbero a una diminuzione dei servizi pubblici essenziali e metterebbero in crisi la capacità dei comuni di rispondere ai bisogni della cittadinanza.

Richiesta di Intervento

Nella mozione, Bottiglieri e Canducci sollecitano un’azione immediata da parte dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), affinché organizzi una mobilitazione generale per chiedere al Governo di rivedere le politiche di bilancio e tornare a investire nei comuni. La mozione invita inoltre il sindaco di San Benedetto del Tronto a farsi portavoce di queste preoccupazioni presso il Governo, chiedendo l’esclusione dei comuni dalle misure che impongono ulteriori tagli alla spesa corrente.