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Leo Bollettini: «Serve una posizione chiara del Comune sull’arretramento A14»

Il vicepresidente di Arretramento.it interviene nel dibattito e rilancia: «Basta palliativi, si parli tra enti»
Pubblicato il 1 Aprile 2025



Nel pieno del dibattito sulle criticità infrastrutturali legate all’autostrada A14 e alle proposte per il futuro della viabilità locale, interviene Leo Bollettini, vicepresidente esecutivo del comitato civico Arretramento.it, che prende posizione anche sulle polemiche politiche degli ultimi giorni.

«Le polemiche che siano vere o strumentali non piacciono. Preferisco la critica costruttiva. Raccolgo ciò che afferma Valerio Pignotti di FI sui giornali. A lui più volte ho chiesto di ragionare insieme sulla questione grave dell’A14», afferma Bollettini.

Nel suo intervento, fa anche riferimento alle posizioni degli amministratori locali: «So che il Sindaco Antonio Spazzafumo e l’Assessore Vesperini Lorenzo (ci chiese un incontro conoscitivo che poi si svolse) sono a favore dell’#arretramentointegrale dell’A14 e dell’AV (e che si parlino tra enti!) ma non so se l’abbiano esplicitato pubblicamente».

Il comitato, sottolinea Bollettini, chiede un confronto concreto: «Sull’A14 chiediamo, io in quanto vicepresidente esecutivo di Arretramento.it Comitato Civico e per conto del Presidente Giuseppe Silvestri, di fare un incontro per spiegare cosa si debba fare per far sì che almeno il Comune di San Benedetto del Tronto abbia una posizione unica e definita, anche se l’interesse è interregionale e nazionale (ma vogliamo partire da un ente??)».

Poi l’affondo contro chi riduce la questione a interventi tampone: «Comprati da Autostrade per l’Italia con l’asfalto sulla nazionale? Non credo possa essere vero. Sarebbe mediocremente inaccettabile!».

Il comitato guarda anche al dialogo con le istituzioni regionali e nazionali: «Siamo in attesa di incontrarci col Presidente Francesco Acquaroli interessato alla questione dell’arretramento. Ce lo chiede anche Matteo Ricci tramite nostri aderenti al Comitato. Parleremo con tutti ma non ci faremo strumentalizzare da chi è interessato al nostro folto gruppo».

Infine, un chiaro invito a superare approcci datati: «Chi organizza l’incontro a livello comunale o territoriale, opposizione o no, a noi sta bene. Non si può però sentire parlare ancora di “bretella” nel 2025. Approfondiamo insieme e capiamo ciò che si deve fare evitando inutili palliativi».