SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ stato di nuovo imbrattato il monumento “Lavorare Lavorare Lavorare, preferisco il rumore del mare”. L’opera di Ugo Nespolo, situata all’ingresso del lungomare di San Benedetto, presenta numerosi schizzi rossi che hanno completamente coperto la base dell’installazione, dove appare la dedica dello stesso artista torinese. “Il lavoro nobilita l’uomo, ma quando il lavoro diventa lavoro, lavoro, lavoro l’uomo viene schiacciato”, scrisse Nespolo per spiegare la sua idea. “E non sempre dal bisogno, ma spesso dall’avidità, dall’invidia, dal desiderio, da finte necessità che ci fanno trascurare i doni più belli che gratuitamente ci circondano. Il mare, così vuole significare tutto ciò che di grande e generoso ci circonda ed è un invito per tutti a non dimenticare i doni di Dio che in ogni istante ci vengono offerti”.
Le gambe dell’opera, inoltre, sono attualmente ricoperte di scarabocchi e scritte realizzati con un pennarello nero.
“Lavorare” venne posizionato in viale Trieste nel dicembre del 1997. All’inaugurazione presenziò Renzo Arbore. Il Comune pagò l’acciaio, la pittura e i lavori di fonderia per un totale di circa 115 milioni di lire.