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L’arte nel Piceno, le sculture di Genti Tavanxhiu. Il creatore della Vela del Molo Sud e della statua a Madre Teresa è uno dei protagonisti internazionali della scultura

"Per l'opera di Madre Teresa ho lavorato su un masso di quattro metri cubi". Non è stata la prima scultura messa a punto dallo scultore a San Benedetto. Sua, infatti, è pure la grande vela che appare al molo sud
Pubblicato il 5 Giugno 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Si chiama Genti Tavanxhiu ed è uno dei più prolifici artisti della Riviera delle Palme e autore di alcuni dei monumenti che appartengono, di diritto, al patrimonio artistico cittadino. Basti pensare alla Vela dedicata a monsignor Vincenzo Sciocchetti che campeggia al Molo Sud di San Benedetto e che rappresenta certamente una delle sculture maggiormente immortalata e condivise sui social da turisti e cittadini. Andiamo a conoscere meglio l’artista, originario di Scutari, in Albania, e tra i protagonisti, negli ultimi due decenni, dei più importanti simposi nazionali e internazionali nonché tra i protagonisti di numerose esposizioni che hanno avuto anche risonanza continentale.

Dal 1993 vive in Italia e ha scelto proprio il Piceno come territorio dove vivere e lavorare. Qui si è affermato nel campo della scultura monumentale. Il suo è uno dei nomi più celebri che hanno dato vita al Mam, il Museo d’Arte sul Mare che si trova al molo Sud e proprio al Molo Sud, come detto, ha realizzato la Vela che si trova nel punto centrale di una delle più suggestive passeggiate sul mare di tutto il litorale Adriatico. L’opera è alta la bellezza di 7,5 metri ed è stata realizzata dall’artista nel 2005 e inaugurata nel 2006. “Me la commissionarono i Lions nel 2006 – spiega Tavanxhiu- ed è dedicata alla memoria di monsignor Sciocchetti, che portò nell’Adriatico il motore sulle barche a vela. Trasformò l’industria navale. Inoltre, tra i massi del molo ho scolpito due opere”. Ma ci sono anche tante altre sue opere sparse lungo il territorio. Ricca anche la produzione all’estero: “In questo arco di tempo ho svolto attività intense in tutto il mondo, come Cina, Giappone, Argentina”.

Tavanxhiu è inoltre il promotore  del simposio internazionale di artisti che, ogni anno, si tiene a Korçë, città che viene definita la “piccola Parigi albanese”, dove c’è il Museo di Arte Contemporanea che rappresenta il frutto di nove simposi, dal 2008, grazie all’instancabile lavoro di un gruppo organizzativo con il pieno sostegno del comune di Korçë, dove artisti internazionali sono stati selezionati con passione e invitati in Albania per scolpire il bello. Lì, come accade a San Benedetto, le opere vengono realizzate davanti ai cittadini, creando così dei veri e propri atelier d’arte a cielo aperto.

La sua opera più recente nel nostro territorio è rappresentata dalla statua raffigurante Madre Teresa di Calcutta. L’opera è situata nell’omonimo giardino collocato all’incrocio tra via Togliatti e viale dello Sport.

A chiederne la realizzazione è stata l’associazione Albanesi e a finanziare privatamente la realizzazione dell’opera è stato Kastriot Shkreta con il progetto dell’architetto Paolo Panichi che ha creato una splendida cornice per ospitare l’opera. La statua è alta 2 metri e 30 e, con l’aggiunta del basamento, si raggiungono complessivamente i 3 metri.

“Ho lavorato su un masso di quattro metri cubi – racconta Tavanxhiu – il peso complessivo toccava le 11 tonnellate. Il materiale scelto è stato il travertino di Rosara, volevo che fosse del territorio. Ho voluto generare un movimento dinamico che, attraverso l’abbraccio virtuale di Madre Teresa, coinvolgesse anche il sentimento dello spettatore. Questa è la mia intenzione”.

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