Di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Prima o poi ce ne andremo e ci porteremo via tutte le attrezzature. Rimarranno solo quelle rotte”. A mandare un chiaro avviso all’amministrazione comunale è Jean Carlo Mattoni, uno dei fondatori della World Sporting Academy, realtà sportiva cittadina che si allena nella tensostruttura Sabatino D’Angelo del quartiere Agraria.
Mattoni denuncia una situazione “insostenibile”, dovuta alle precarie condizioni in cui sono costrette ad allenarsi le atlete di ginnastica artistica. “C’è una pedana che risale al 2008 – dice – in genere ogni 4-5 anni dovrebbe essere cambiata. Ne sono passati sedici, è impraticabile, non si può imparare nulla. Quelle di nuova generazione hanno delle molle per cui la risposta elastica è superiore a quelle di vecchia generazione”.
Il problema, pertanto, è di adattamento: “Quando vai in un campo gara trovi le pedane moderne e le ginnaste vanno in difficoltà. E’ un po’ come se un calciatore si allenasse sull’asfalto e la domenica si ritrovasse a giocare sull’erba sintetica. Le prestazioni sono diverse, senza considerare il rischio di lesioni, essendo il nostro uno sport di impatto”.
La pedana è di 12 metri di lunghezza per altrettanti di larghezza e un nuovo acquisto costerebbe circa 50 mila euro. I disagi, comunque, non si fermerebbero qui: “Va risistemata la tappettatura alla base delle parallele. Sono devastate e il prezzo si aggira sui 40-50 mila euro. Ed ancora, la striscia facilitante è rotta e va sostituita, per un costo di circa 20 mila euro”
Mattoni se la prende con la società che gestisce l’impianto, l’Agraria Club: “Non fa niente, mancano la manutenzione e la custodia. L’80% degli attrezzi è di nostra proprietà. Nonostante ciò, li facciamo utilizzare a tutti. Chi gestisce la struttura e percepisce un affitto deve tenere conto della sicurezza sul lavoro. Occorre del personale, è una cosa seria”.
La situazione è stata a più riprese segnalata al sindaco Antonio Spazzafumo e all’assessore allo sport Cinzia Campanelli: “Purtroppo tutto è fermo. Il primo cittadino fa foto con tutti gli sportivi, ma con i nostri ragazzi che prendono medaglie a livello nazionale no. In estate avremo il sold out, ospiteremo 300 ginnaste per i campus estivi. Potremmo portare in città anche 10 mila ragazzi l’anno, ma servirebbe un luogo all’altezza, più credibile di una tenda. Se Spazzafumo ci desse retta, potrebbe individuare un pezzo di terra per realizzare un impianto ecocompatibile. Abbiamo un bacino d’utenza che si estende da Foggia a Senigallia. C’è gente che si trasferirebbe qui volentieri per fare ginnastica, ma in queste condizioni non siamo onestamente competitivi”.