di Davide Balestra
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. ‘Tornare ai fasti di un tempo’. Questo è il sogno del presidente Vittorio Massi che, come annunciato più volte, vuole riportare in alto la sua Sambenedettese.
Per farlo non basterà vincere le partite di calcio. Il progetto del numero uno rossoblu, infatti, passa anche dalle strutture sportive della città di San Benedetto del Tronto. Con la società che è interessata a portare la squadra ad allenarsi al Campo Merlini, vale a dire l’ex Campo Europa.
“La richiesta arriva soprattutto da Ottavio Palladini. La gestione della struttura dovrebbe scadere il prossimo 30 giugno. Dovrebbero fare il bando, e in tal caso noi presenteremo una manifestazione d’interesse. Nel caso in cui dovesse vincerlo la Samb, il campo verrebbe messo a disposizione anche per le squadre del posto che giocano nelle altre categorie”.
Il Merlini come sede degli allenamenti per la prima squadra. Con il Marcello Ciarrocchi di Porto d’Ascoli che verrebbe messo a totale disposizione del settore giovanile rossoblu.
“Sul Merlini è necessario rifare il manto sintetico e sistemare qualcosa. So che c’è anche un progetto approvato per quanto riguarda il posizionamento di una tribuna. Ma staremo a vedere chi prenderà il campo. Noi siamo pronti a presentare una manifestazione d’interesse e faremo di tutto per prenderlo. Per riportare la Samb a San Benedetto del Tronto”.
E il centro sportivo Orlando Marconi di Monsampolo del Tronto? Massi ha già le idee molto chiare. “Lì ho investito tanto, devo fare un discorso con il sindaco. Purtroppo non ho avuto modo anche a causa della scomparsa dell’indimenticabile Albino Scarpantoni. All’inizio del nuovo anno faremo il punto e ne riparleremo”.
E aggiunge. “Per Monsampolo, noi stiamo aspettando la risposta del CONI per l’omologazione del campo. Vorremmo istautare degli accordi con le squadre del territorio ma anche, perché no, creare un punto di riferimento per il settore giovanile. L’Orlando Marconi resta una comodità per la Sambenedettese. Ha un campo in erba, ne ha un altro dietro. Ha diverse possibilità. Sono tutte opzioni che aiutano a far crescere la squadra”.
E conclude: “Chiunque, a questo punto, potrebbe dire ‘facciamo un bando per il Ciarrocchi’. Ma ormai sono quattro anni che versa in pessime condizioni. E alla fine arriveremo a ciò che è stato promesso. Il ritardo, in questo caso, non è dovuto al comune ma alla perdita dell’architetto”.