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La Samb aspetta i rientri di Eusepi e Baldassi. Pomante fermato per 4 giornate

Galesio, attaccante del Teramo, torna sulla partita contro i rossoblu: "Un furto sfacciato che non colpisce solo noi giocatori, ma tutte le famiglie che vivono per e con il nostro club"
Pubblicato il 3 Dicembre 2024

di Davide Balestra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. In attesa di conoscere la decisione sulla sfida di Termoli (che potrebbe non scendere in campo il prossimo 8 dicembre), la Sambenedettese ha ripreso ad allenarsi al centro sportivo Orlando Marconi di Monsampolo del Tronto. Nella giornata di domani, mercoledì 4, Valerio Baldassi e Umberto Eusepi si sottoporranno ad accertamenti. E restano da valutare le condizioni di Leonardo Pezzola, Tommaso Orsini e Simone Paolini, con quest’ultimo che dovrebbe restare fermo per un altro po’ di tempo.



La testa è alla gara dello stadio Gino Cannarsa di Termoli, valevole per la 15esima giornata del campionato di Serie D, girone F. Con i molisani che dovranno fare a meno di Marco Puntoniere, fermato per un turno di squalifica.

Ma non accennano a placarsi le polemiche dopo la vittoria della Sambenedettese per 2-1 contro il Teramo. Nel dettaglio: Marco Pomante – l’allenatore ospite – ha rimediato quattro giornate di squalifica per “aver protestato rivolgendo alla Terna espressioni offensive e blasfeme”.

Mentre Luis Fabián Galesio, attaccante degli abruzzesi, ha voluto esternare tutto il proprio disappunto attraverso i suoi canali social. “Non sono uno che si lamenta facilmente, ho sempre creduto che l’errore faccia parte del gioco, che tutti possiamo sbagliare. Ma c’è una differenza tra un errore umano e un atto che sembra essere segnato da cattive intenzioni. E questo è quello che sentiamo oggi (domenica 1, ndr): un furto sfacciato che non colpisce solo noi giocatori, ma tutte le famiglie che vivono per e con il Teramo Calcio”.

L’argentino fa riferimento ad alcune scelte arbitrali. “Quando vedi che ti viene tolto ciò che è tuo in modo così ingiusto, fa male, e fa molto male. Non siamo qui solo per divertirci, siamo qui per rappresentare la nostra gente, la nostra città, ogni persona che crede in noi. E quando ci derubano, non fanno male solo a noi, fanno male a tutti quelli che stanno dietro a questo club, che lottano ogni giorno per farci essere qui. Non è la prima volta che ci succede. L’ho notato, lo sentiamo: quando facciamo bene, sembra che ci sia chi non vuole vederci vincere. Ma non permetteremo che questo ci fermi. Continueremo a lottare, come abbiamo sempre fatto, a testa alta, perché so che quello che ci aspetta è ancora più grande”.