Anche quest’anno, come già accaduto nel 2024, la Regione Marche ha respinto la richiesta di attivazione dei corsi di «Meccanica, Meccatronica ed Energia» e «Elettronica ed Elettrotecnica» presso l’Istituto di Istruzione Superiore Guastaferro di San Benedetto del Tronto. La decisione è stata motivata, come si legge nella delibera regionale, dalla necessità di una «razionalizzazione degli indirizzi e delle opzioni». Tuttavia, questa scelta ha generato un’ondata di polemiche e critiche provenienti da vari esponenti politici locali e regionali, nonché dal tessuto imprenditoriale del territorio.
Luciana Barlocci: «Una disattenzione preoccupante verso le esigenze del nostro territorio»
La consigliera comunale di opposizione a San Benedetto del Tronto, Luciana Barlocci, ha espresso tutta la sua indignazione per quella che considera una decisione miope e ingiustificata.
«Questa decisione, che ricalca un precedente annullamento di gennaio 2024, dimostra una preoccupante disattenzione delle istituzioni regionali nei confronti delle esigenze del nostro territorio, esplicitate a gran voce anche da una moltitudine di imprenditori che da anni si battono per l’inserimento dei nuovi corsi presso l’ISS Guastaferro», ha dichiarato Barlocci.
Secondo la consigliera, la Giunta regionale avrebbe privilegiato «interessi particolari», dando maggiore attenzione a una nota dell’IIS Fermi di Ascoli Piceno rispetto a una mozione presentata dalla stessa Barlocci e votata all’unanimità il 23 novembre scorso dal Consiglio Comunale di San Benedetto del Tronto, che rappresenta 47.000 cittadini.
«È inaccettabile che la volontà popolare, espressa in modo chiaro e unanime, venga così disattesa», ha proseguito, sottolineando come ciò dimostri «che il peso politico del Sindaco Spazzafumo e della maggioranza che lo sostiene è assolutamente ininfluente sui tavoli decisionali».
Barlocci non ha risparmiato critiche al consigliere regionale Andrea Assenti: e ha concluso con un duro giudizio sulla situazione politica locale: «San Benedetto del Tronto, quarta città marchigiana e prima città della Provincia, per responsabilità di una politica miope ed inconcludente, un tempo regina, è condannata a vivere nel ruolo di Cenerentola, vittima di un incantesimo di incuria».
Anna Casini: «Una scelta incomprensibile che penalizza studenti e tessuto produttivo»
Anche Anna Casini, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico delle Marche, ha espresso il suo disappunto per la bocciatura della Regione.
«La decisione della Regione Marche di bocciare nuovamente la richiesta di attivare i corsi di ‘Meccanica, Meccatronica ed Energia’ e ‘Elettronica ed Elettrotecnica’ presso l’Istituto di Istruzione Superiore Guastaferro di San Benedetto del Tronto rappresenta un duro colpo per il territorio sambenedettese e rivierasco. È una scelta incomprensibile che penalizza non solo le studentesse e gli studenti, ma anche il tessuto produttivo locale», ha dichiarato Casini.
La consigliera regionale ha ricordato che la richiesta era sostenuta sia dalla Provincia di Ascoli Piceno sia dal Consiglio Comunale di San Benedetto, che aveva approvato all’unanimità una mozione in tal senso. «Inoltre, aveva raccolto il consenso convinto del tessuto imprenditoriale e socio-economico locale, che necessita urgentemente di figure professionali specializzate in ambiti strategici come la meccatronica e l’elettrotecnica. Nonostante tutto ciò, la Giunta regionale ha ignorato le necessità e le istanze della riviera picena mentre ha accolto quelle di altri territori», ha aggiunto.
Casini ha inoltre evidenziato che la gestione della rete scolastica da parte della Regione Marche sta creando problemi anche in altri territori: «Gli accorpamenti e le scelte adottate hanno scatenato grandi polemiche, con le Province in rivolta contro decisioni che mettono in crisi il sistema educativo e formativo».
«I nuovi corsi – ha continuato Casini – avrebbero ampliato l’offerta formativa dell’I.I.S. Guastaferro. La Regione, invece, non solo priva i giovani di opportunità formative qualificate, ma compromette anche il lavoro svolto per costruire un’offerta educativa adeguata alle sfide del futuro».
La consigliera regionale ha concluso rinnovando il suo impegno per la causa: «Rinnoviamo la nostra vicinanza alla Dirigente, alle studentesse, agli studenti, alle famiglie e ai docenti dell’I.I.S. Guastaferro e chiediamo con forza che la Giunta Acquaroli riveda questa decisione. È fondamentale garantire ai giovani e al tessuto produttivo locale le risorse necessarie per crescere e competere. Basta decisioni puntuali e senza prospettive».