di Emidio Lattanzi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Dietro i ritardi nella posa del nuovo asfalto sulla Statale 16, nel tratto che attraversa Porto d’Ascoli, c’era un contenzioso burocratico che ha paralizzato i lavori per mesi.
Il blocco è stato causato dalla realizzazione del percorso ciclabile destinato a collegare la Vallata del Tronto con l’Abruzzo, un intervento fermatosi per un contrasto economico tra il Comune di San Benedetto del Tronto e la ditta esecutrice incaricata dalla Regione.
Il nodo del problema riguardava il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico. Se i lavori fossero stati commissionati direttamente dall’amministrazione comunale, questa spesa non sarebbe stata necessaria. Tuttavia, trattandosi di un’opera appaltata dalla Regione Marche, il Comune ha preteso il versamento del tributo, causando un’impasse che ha portato alla sospensione dell’intervento per oltre due mesi.
Lo stop al cantiere della ciclabile ha avuto un effetto domino sulla viabilità. In particolare, ha impedito la realizzazione dell’intervento di asfaltatura finanziato dalla Società Autostrade, che interessa il segmento di Statale 16 compreso tra il confine con l’Abruzzo e l’intersezione con la Salaria e via Turati.
La situazione ha lasciato il manto stradale in uno stato di forte degrado, suscitando proteste tra automobilisti e motociclisti. «La strada è ormai impercorribile. Con le auto si fatica, ma con scooter e biciclette il rischio di incidenti è altissimo», lamentano i residenti.
Ora, con l’accordo raggiunto, la ripresa dei lavori dovrebbe essere imminente come conferma il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Tonino Capriotti. Oltre alla ciclabile, tornerà operativa anche la costruzione del ponte ciclopedonale sul Tronto, la cui riapertura del cantiere è prevista entro la settimana.
Si spera che questa volta i lavori possano concludersi senza nuovi blocchi, garantendo finalmente una viabilità più sicura e un percorso ciclabile moderno e funzionale per il collegamento tra Marche e Abruzzo.