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La prima pietra d’inciampo a San Benedetto è per ricordare i giovani migranti morti in mare

Il pensiero dei ragazzi: "Se sei un bambino e non vinci la lotteria geografica allora, morire o partire"
Pubblicato il 26 Giugno 2021

“Qui aspettavamo il giovane del Mali morto annegato il 18 aprile 2015 portando una pagella sul cuore. Ogni insegnante giusto lo avrebbe accolto”. E’ la scritta incisa sulla pietra d’inciampo incastonata all’ingresso della scuola media Curzi di San Benedetto, inaugurata nel corso di una cerimonia alla presenza del sindaco di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti e della dirigente dell’Isc Centro Laura D’Ignazi, assieme a docenti e ragazzi dell’orchestra dell’indirizzo musicale che hanno eseguito una serie di brani. Un’iniziativa dedicata alla storia del ragazzo africano annegato in mare con una pagella cucita all’interno della camicia, per il quale è stata scoperta anche un’installazione artistica che rimarrà nell’atrio dell’istituto. L’opera è stata realizzata dalla professoressa Catia Cichetti assieme ai ragazzi della classe 3C.

Una teca con all’interno una camicia e una pagella, assieme a conchiglie e sabbia e la scritta “Se sei un bambino e non vinci la lotteria geografica la tua vita nel tuo paese è a rischio. E allora… allora, morire o partire, partire e morire, forse partire e arrivare, sognare, vivere, giocare, studiare”. La vicenda del giovane maliano è stata portata sullo schermo dal cortometraggio “Fiori dal deserto”, realizzato dai ragazzi assieme agli insegnanti Riccardo Massacci, Catia Cichetti e Vincenza Marchegiani che è stato premiato al Romics, il Festival Internazionale di Roma del Fumetto, Animazione, Cinema e Games.

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