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La maggioranza va sotto: bocciata la modifica al regolamento della piscina. Pasquali e De Renzis non la votano

L'opposizione prevale 12 a 11. La minoranza aveva invitato il sindaco a ritirare il punto. Canducci: "Apra un confronto col consiglio". Ma la richiesta non è stata ascoltata
Pubblicato il 11 Settembre 2024

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La crisi di maggioranza scatenata da Umberto Pasquali e Martina De Renzis ha trovato il suo apice in coda al consiglio comunale, quando l’assise è stata chiamata ad approvare la modifica del regolamento per l’uso della piscina comunale ‘Primo Gregori’.

Il sindaco Spazzafumo non ha avuto infatti i numeri per portare a casa il provvedimento che prevedeva la concessione di maggiori spazi acqua per chi porta avanti l’attività agonistica. La conta, alla fine, è finita 12 a 11 per l’opposizione, nonostante quest’ultima non abbia potuto contare sul supporto di Luciana Barlocci, assente per motivi personali.

Un risultato che amplifica di fatto il senso di instabilità di un’amministrazione a cui la minoranza aveva a più riprese chiesto di ritirare il punto, consapevole che non sarebbe mai passato.

Va in scena pertanto la prima vera conseguenza dello strappo annunciato dai due esponenti del gruppo misto, anticipato dalla precedente astensione sulle variazioni di bilancio che ha costretto alla ridiscussione dell’argomento al prossimo consesso.

Se Pasquali ha effettivamente votato contro, la De Renzis aveva al contrario abbandonato l’emiciclo anzitempo. Situazione che, per qualche minuto, ha lasciato ipotizzare un ennesimo pareggio di voti, visti i dubbi di Paolo Canducci, tentato dalla possibilità di astenersi. “E’ una delibera che mi mette un po’ in difficolta per via di quello che è successo oggi – ha spiegato – la mia astensione diventerebbe una stampella alla maggioranza. Non può essere la mia astensione a portare avanti un obiettivo che è il vostro. Non posso farlo. Le associazioni cercano di trovare delle sponde per tutelare i loro spazi o danneggiare quelli altrui. E’ una prassi che va avanti da anni e ha fatto perdere di vista la funzione della struttura. Sarebbe stato meglio effettuare un ragionamento più sereno, non spinto dalle pressioni. La piscina è nostra, del Comune, non delle associazioni. Sindaco, lei non ha più la maggioranza. Quindi ritiri questa delibera per evitare la bocciatura e apra un confronto col consiglio. Ragioniamo serenamente”.

Un invito, come detto, non raccolto dal primo cittadino e nemmeno dall’assessore allo sport, Cinzia Campanelli, che ha evidenziato “la necessità di far cominciare a far lavorare le società il prima possibile”.

Tornando al regolamento, un pronunciamento favorevole avrebbe consentito alle società che portano avanti l’attività agonistica di allenarsi nelle prime ore del pomeriggio avendo a disposizione sei corsie, utilizzabili dalle 13.55 alle 15.45 e dalle 15.45 alle 16.40. Al momento però tutto resterà in stand-by.

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