SAN BENEDETTO DEL TRONTO. I consiglieri comunali di opposizione di San Benedetto del Tronto, Paolo Canducci e Aurora Bottiglieri, hanno sollevato una forte critica nei confronti dell’atto aziendale presentato dall’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ascoli Piceno.
Secondo i due esponenti politici, il documento evidenzierebbe uno sbilanciamento delle risorse e delle strutture verso l’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, a scapito del “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto.
Le dichiarazioni di Canducci: un atto aziendale squilibrato
“Questo atto aziendale trasforma l’ospedale di San Benedetto in una succursale di quello di Ascoli”, ha affermato Canducci. “È evidente lo sbilanciamento verso il Mazzoni, soprattutto considerando le nomine dei nuovi dirigenti avvenute dall’arrivo della direttrice generale, la dottoressa Natalini: dieci nomine, quasi tutte concentrate su Ascoli. Inoltre, dove è finito l’ospedale di primo livello promesso per San Benedetto?”.
Canducci e Bottiglieri sottolineano come l’atto aziendale sembri azzerare la vocazione di emergenza-urgenza del “Madonna del Soccorso”, trasformandolo in un ospedale a prevalente vocazione geriatrica. “A San Benedetto scompaiono molte Unita Operative Semplici (UOSD), mentre nessuna proposta concreta viene avanzata per ridurre le liste di attesa, un problema cruciale per i cittadini. Si parla invece di creare due UOC (Unità Operative Complesse) amministrative per valutare l’appropriatezza delle prescrizioni mediche, senza affrontare le vere esigenze sanitarie del territorio”.
Convocazione della Commissione Sanità
Per discutere delle criticità dell’atto aziendale, i consiglieri hanno richiesto la convocazione della Commissione Sanità, che si terrà domani pomeriggio presso il Comune. “È evidente che in maggioranza non sono stati capaci di leggere l’atto aziendale. A questo punto, siamo noi a suggerire al sindaco come muoversi e quali osservazioni presentare alla direzione generale dell’azienda sanitaria”, hanno aggiunto Canducci e Bottiglieri.
Le criticità principali dell’atto aziendale
Tra i punti più contestati dai consiglieri:
- Riduzione della Medicina d’Urgenza (MURG): i posti letto passano da 13 a 5, senza una chiara indicazione su dove saranno collocati i pazienti.
- Eliminazione delle Unita Operative Semplici (UOSD): scompare la figura del responsabile in reparti fondamentali come Pediatria, Gastroenterologia e Laboratorio Analisi, lasciando il “Madonna del Soccorso” senza responsabili in settori strategici.
- Focus sulle patologie cronico-degenerative: si propone un nuovo reparto di medicina ad alta intensità assistenziale internistica, senza specificare dove sarà ubicato o con quale personale.
- Dipartimento materno-infantile: nonostante la presenza di un’alta percentuale di minori nel territorio, viene eliminata la UOSD di Pediatria, lasciando il reparto privo di una guida stabile.
- Chirurgia oncologica: mancano reparti di supporto come Anatomia Patologica e Radioterapia, mentre si ignora la necessità di accreditare una Breast Unit.
Richieste dei consiglieri
Canducci e Bottiglieri avanzano una serie di richieste per riequilibrare l’organizzazione sanitaria e garantire un servizio equo tra Ascoli e San Benedetto:
- Ripristino dei posti letto di Medicina d’Urgenza e conferma della UOSD di Gastroenterologia.
- Istituzione di primari (UOC) per Pediatria, Radiologia e Dipendenze Patologiche a San Benedetto.
- Concorso urgente per il primariato di Ortopedia-Traumatologia.
- Incremento degli spazi e del personale per la medicina specialistica, adeguando l’offerta alle esigenze del territorio.