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Incontro sull’ingegner Onorati, l’ideatore di centro e lungomare che arrivò a San Benedetto per amore

Tanta partecipazione per l'appuntamento che si è tenuto in Palazzina Azzurra con la dirigente Gloria Gradassi e l'ingegner Stefano Novelli
Pubblicato il 6 Luglio 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Tanta partecipazione per l’incontro dedicato alla figura dell’ingegnere Luigi Onorati, il brillante creatore dell’area centrale e del lungomare della città. L’evento, tenutosi presso la suggestiva Palazzina Azzurra, è stato fortemente voluto da Lilli Gabrielli, capogruppo del FAI di San Benedetto del Tronto, e ha visto la partecipazione di due illustri relatori: la dirigente scolastica Gloria Gradassi e l’ingegner Stefano Novelli, entrambi esperti nella storia e nello sviluppo urbano del territorio.

Luigi Onorati è stato celebrato come un visionario, le cui opere progettate tra il 1931 e il 1938 continuano a rappresentare il punto di forza di San Benedetto del Tronto e uno dei simboli del territorio Piceno e delle Marche. Le sue idee, infatti, hanno avuto un impatto duraturo, testimoniando una lungimiranza straordinaria nel concepire spazi che rispondessero alle esigenze della comunità e che potessero evolversi nel tempo.

Gloria Gradassi ha offerto una dettagliata analisi del lavoro di Onorati, confrontando le sue idee urbanistiche con quelle delle altre città turistiche dell’epoca. Ha evidenziato come l’ingegnere sia riuscito a integrare armoniosamente elementi naturali e costruzioni artificiali, creando spazi pubblici che ancora oggi sono vissuti e apprezzati dai cittadini e dai turisti.

Stefano Novelli ha invece tracciato la vita di Onorati, dal periodo precedente al 1931 e poi negli anni successivi al 1939. Ha narrato come l’ingegnere, originario del Modenese, sia arrivato a San Benedetto per amore, dopo aver conosciuto quella che sarebbe diventata sua moglie durante il servizio militare a Teramo. Una volta terminato il servizio di leva, Onorati ha cercato lavoro nei comuni vicini, trovando infine la sua strada a San Benedetto, dove ha vinto un concorso pubblico.

Novelli ha anche esaminato gli aspetti tecnici delle opere di Onorati, mostrando come le sue idee si siano concretizzate nel tempo. Ha descritto il corso di San Benedetto come uno dei simboli della città, evidenziando la visione di Onorati che, insieme al padre, ha lavorato su progetti di grande rilevanza.

Il circolo Maggioni, per esempio, progettato per ospitare importanti competizioni come la Coppa Davis, è un esempio di come le sue opere non siano “cattedrali nel deserto”, ma strutture funzionali che hanno contribuito allo sviluppo della città. E ancora: la pineta oggi conosciuta come Bambinopoli che l’ingegnere, già all’epoca, aveva visto come un’area verde da destinare ai bambini.