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In settimana la presentazione ufficiale del progetto per l’Area Brancadoro. Ecco l’anteprima del San Park: “Primo passo: generare energia pulita”

Nell'anteprima si parla di "molteplici attività che il San Park metterà a disposizione dei cittadini, senza fare nessuna distinzione di età: dai bambini fino agli adulti. Sarà possibile, infatti, praticare attività sportive all'interno di strutture all'avanguardia, capaci di mettere a proprio agio il singolo cittadino"
Pubblicato il 23 Gennaio 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Dotare la città di una forte impronte green attraverso un design innovativo”. E’ questo, in buona sostanza, l’obiettivo che la famiglia Rapullino – proprietaria di Sideralba Green – si è posto con la nascita di San Park. Come noto da tempo, esso prenderà vita sul suolo dell’ex Area Brancadoro, che si estende sulla superficie antistante lo Stadio Riviera delle Palme. Sarà presentato ufficialmente con una conferenza stampa in settimana.

Nell’anteprima del progetto si parla di “molteplici attività che il San Park metterà a disposizione dei cittadini, senza fare nessuna distinzione di età: dai bambini fino agli adulti. Sarà possibile, infatti, praticare attività sportive all’interno di strutture all’avanguardia, capaci di mettere a proprio agio il singolo cittadino”.

Sport ma non solo

Verrà posizionato anche uno spazio adibito al parcheggio: circa tremila posti auto all’ombra di pensiline fotovoltaiche e una stazione per Autobus elettrici, ricaricabili gratuitamente attraverso l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. Il progetto parla anche di un servizio di e-bike sharing e di move-sharing (solitamente servizio commerciale attivo nelle grandi città che permette di usare, in maniera condivisa con tutti gli altri, biciclette o altri mezzi di trasporto).

“Il tutto – affermano da Sideralba Green – con uno scopo in comune, ovvero liberare la città dall’inquinamento e migliorare la vivibilità di tutti. La nascita del San Park ha una visione proiettata al futuro. Alle nuove generazioni”. La stessa Sideralba Green, infatti, ha parlato a più riprese che l’investimento fatto su questo progetto vuole rispondere alle domande delle generazioni future. E allo stesso tempo, “rispettare gli impegni di decarbonizzazione dell’Agenda 2030 e 2050 dell’Unione Europea. Si parlerà, dunque, di autoconsumo. Di un progetto che sarà a impatto ambientale pari a zero”.

Si parla anche di sostenibilità finanziaria. “Per avere il rispetto di tempi certi di realizzazione e di un processo virtuoso di autofinanziamento che ne assicuri la futura manutenzione nel tempo – affermano -. Un processo modulare di realizzazione che il team di progettisti di Sideralba Green chiama “ad orologio” in quanto si inizierà in una porzione dell’intera area per poi proseguire in
senso orario sulle altre parti, limitando l’impatto ambientale e paesaggistico che può comportare l’entità del progetto”.

La Sideralba Green ha già stanziato le risorse finanziare per i lavori con l’installazione di un impianto fotovoltaico “non permanente” nei pressi dell’area Nord. “Questo – affermano – servirà nel
breve termine a generare energia pulita che sosterrà l’investimento nella creazione dell’ampia Area parcheggi. Per poi proseguire con la realizzazione dell’Arena e degli impianti sportivi che troveranno ulteriori risorse per autoalimentarsi con l’energia solare prodotta da un’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dell’Arena e non visibile agli occhi degli utenti”.

 

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