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Il sindaco Spazzafumo dopo l’omicidio di San Benedetto: «Non sparate sulla città e sulle forze dell’ordine»

Duro sfogo del primo cittadino sui social dopo gli attacchi ricevuti. «L’operato delle forze dell’ordine è stato esemplare, chi parla di insicurezza sta solo danneggiando la città»
Pubblicato il 17 Marzo 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Dopo l’omicidio di Amir Bhenkarbouch, il 24enne accoltellato a morte nella notte tra sabato e domenica sul lungomare Nord di San Benedetto del Tronto, il sindaco Antonio Spazzafumo ha deciso di rispondere agli attacchi ricevuti con un lungo sfogo sui social.

Il primo cittadino ha difeso l’operato delle forze dell’ordine, sottolineando l’efficacia delle indagini che hanno portato, in tempi rapidi, all’arresto di tre persone coinvolte nella rissa mortale. «Questo è il risultato delle indagini che hanno fatto chiarezza e portato all’arresto dei responsabili in un tempo molto breve», ha scritto.

Poi, una stoccata a chi ha messo in dubbio la presenza delle forze dell’ordine: «A chi dice che polizia e carabinieri non si vedono in giro, voglio informare gli scienziati dell’opinione che i carabinieri sono stati i primi a soccorrere il tunisino che è deceduto due minuti prima che arrivasse l’ambulanza».

Spazzafumo ha poi replicato agli attacchi personali subiti nelle ultime ore: «Oggi ho letto e ascoltato insulti indescrivibili verso la mia persona e di inefficienze ed incapacità delle forze dell’ordine a cui va tutta la mia stima e solidarietà».

Il sindaco ha ribadito che quanto accaduto non riguarda il fenomeno della “mala movida”, ma qualcosa di più grave: «Avevo subito detto che la questione non riguardava la movida molesta ma qualcosa di più serio ed imprevedibile».

E ha risposto a chi lo ha accusato di minimizzare l’accaduto: «Voglio ricordare a tutti coloro che prontamente si sono affaccendati ad insultarmi, evidenziando giudizi di una superficialità incredibile, che le mie considerazioni non erano dettate dal menefreghismo o dal fatto che non avessi visione della gravità, ma solamente dalla conoscenza delle cose. Non potendo parlare perché c’erano delle indagini in corso, ho cercato di far capire che l’imprevisto, anche se grave, non andava a minare la sicurezza cittadina».

Poi un monito a chi critica la gestione della città: «Parlare male della città, delle forze dell’ordine e del sindaco proietta Sbt in una dimensione che porterà solo danno all’economia cittadina».

Spazzafumo ha poi annunciato che tra due anni concluderà il suo mandato, rispondendo a chi lo accusa di non essere all’altezza del ruolo: «Per il sindaco non vi preoccupate, fra due anni toglie il disturbo e tornerà a fare l’imprenditore a tempo pieno (alla faccia di chi dice che sono un nullafacente, a questi signori voglio dire che do lavoro a 30 persone pagate regolarmente)».

Difendendo ancora una volta il lavoro delle forze dell’ordine, ha ricordato come negli ultimi anni tutti i casi di criminalità avvenuti in città siano stati risolti: «La città è il nostro vero capitale e le forze dell’ordine, anche se con un organico risicato, sono coloro che cercano di garantire la sicurezza. Da tre anni a questa parte tutti gli atti delinquenziali che si sono succeduti sono stati prontamente risolti garantendo alla giustizia i colpevoli, così come successo oggi».

Infine, un messaggio rivolto alle famiglie, denunciando una mancanza di responsabilità nell’educazione dei giovani: «Sulla mala movida, i genitori cominciassero a fare i genitori e non gli amici dei figli. Quando un ragazzo viene ricoverato in coma etilico e la famiglia chiamata alle 4 del mattino dice: “Ma perché ci avete chiamato? Se la deve sbrigare da solo”, allora il pensiero che mi viene in mente è che qualcosa sia andato storto, che i veri principi sono crollati e che la superficialità e l’ignoranza abbiano preso il sopravvento».

Spazzafumo ha chiuso il suo intervento con un appello ai cittadini, invitandoli a difendere il nome di San Benedetto del Tronto: «La cosa che mi consola di più è che oggi ho avuto la solidarietà del mondo giuridico, dei sindaci e di tantissimi cittadini. A tutti chiedo solo una cosa: amate Sbt e boicottate tutte quelle persone e quei profili social pseudo-satirici che invece la infangano. La nostra è una bellissima città che tanti ci invidiano, valorizziamola e diamo lustro a tutte le nostre preziosissime risorse».