SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il nautofono è ora ufficialmente nelle mani dei sambenedettesi. La Marifari Venezia ha infatti inviato all’associazione Nati in Adriatico tutta la documentazione che sancisce, di fatto, il passaggio di consegne del faro della nebbia che, a breve, tornerà dunque a funzionare. La situazione, che era da alcuni mesi in una fase di stallo, si è sbloccata negli ultimi giorni. Poco prima delle vacanze di Pasqua, infatti, gli uffici della Marifari di Venezia, hanno nuovamente preso in mano la documentazione ed hanno riavviato l’iter procedurale.
Il problema del cavo elettrico che doveva alimentare il dispositivo è infatti stato superato e tutti gli inghippi burocratici che avevano creato problemi negli ultimi mesi sembrano essere stati finalmente lasciati alle spalle. Così negli ultimi giorni si sono fatti I più intensi contatti tra la marifari Venezia e il presidente dell’associazione Nati in Adriatico Pietro Ricci. Sarà finalmente recepita in maniera ufficiale la donazione effettuata dall’associazione, attraverso i soldi raccolti dalla colletta organizzata sia dall’associazione di Ricci alla quale ha partecipato in maniera fattiva il giornalista Remo Croci e del bacino Imbrifero Montano.
I soldi raccolti serviranno a donare un importante fornitura di cancelleria agli uffici della Marifari di Venezia dal momento che gli organi ministeriali di quel tipo non possono ricevere contributi in denaro. Soldi disponibili da tempo ma fermi perché, diverso tempo fa è arrivato il primo problema, vale a dire quello del versamento che non poteva essere effettuato direttamente sul conto della Marifari ma poteva essere trasformato in fornitura di carta e cancelleria per gli uffici dell’ente.