SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La marineria di San Benedetto del Tronto alza la voce contro quello che ritiene essere un crescente disinteresse da parte dell’Autorità Portuale.
Le criticità legate al porto della città stanno diventando sempre più evidenti, e i marittimi non intendono più restare in silenzio. La situazione è grave, in particolare per quanto riguarda il muro paraonde del molo Nord, che si trova in uno stato di degrado preoccupante. Questa struttura, fondamentale per proteggere l’area portuale dalle mareggiate, è ormai visibilmente danneggiata, al punto che i pescatori e gli operatori del porto hanno iniziato a chiedere interventi urgenti.
«C’è poca attenzione da parte dell’Autorità Portuale per il porto di San Benedetto», affermano i marittimi con determinazione. «Stanno investendo tanto su altri porti, come quello di Ortona e Pescara, ma stanno completamente trascurando questa città. Il muro paraonde cade letteralmente a pezzi. Addirittura non si possono posteggiare le auto a ridosso del muro, ma poi in terra sono disegnate le linee per i parcheggi». Questo esempio mette in luce l’incongruenza tra la necessità di sicurezza e l’inadeguatezza della gestione attuale delle infrastrutture portuali.
I problemi, però, non si fermano al muro paraonde. Tra le altre questioni denunciate dalla marineria, spicca la mancata operatività della Torre Faro del molo Nord, che continua a non funzionare correttamente. Viene inoltre evidenziata la scarsa illuminazione della banchina “Amalfizia”, dove si svolgono le attività notturne legate all’asta e alla compravendita del pesce. «È la zona in cui di notte vengono effettuate tutte le operazioni correlate all’asta e alla compravendita del pesce. È normale che resti nella penombra in questo modo?», si chiedono i marittimi, sollevando dubbi sulla sicurezza.
Nonostante le difficoltà, i marittimi riconoscono gli sforzi del sindaco Antonio Spazzafumo, che si è mostrato sensibile alle problematiche del porto. «Alla fine della fiera, è stato l’unico che è riuscito ad ottenere il dragaggio del porto», sottolineano, apprezzando questo intervento cruciale. Tuttavia, ora la priorità è quella di convincere l’Autorità Portuale a reinvestire fondi per la ristrutturazione delle infrastrutture portuali, garantendo la sicurezza.
I marittimi non nascondono la loro frustrazione e chiedono che i problemi vengano affrontati con urgenza. «I problemi sono tanti e vanno affrontati. Non ci si può voltare dall’altra parte», affermano con fermezza. Questa richiesta sarà portata avanti anche nel prossimo incontro tra Spazzafumo, la marineria e la Capitaneria di Porto, ma la comunità portuale ha già fatto sentire chiaramente la sua voce.