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Il gruppo di Canducci contro Spazzafumo: “E’ sotto ricatto”. Appello al Centro Civico Popolare: “Stacchi la spina”

Il consigliere comunale: "Fino a che punto è disposto a sacrificare la propria dignità? C’è un limite che non può essere superato". Sabrina Gregori avvisa: "Serve una presa di distanza, non pensino di svegliarsi l’anno prossimo prima del voto"
Pubblicato il 18 Gennaio 2025

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Ogni volta abbiamo la sensazione che il sindaco sia sotto ricatto e che le sue decisioni non siano mai consapevoli”. Paolo Canducci e la squadra che lo sostenne alle ultime elezioni non usano mezze parole per descrivere le recenti vicende legate all’amministrazione comunale, con la nomina di Lorenzo Vesperini ad assessore che ha generato stupore e comprensibili perplessità.


“La scelta non sembra condivisa – tuona il capogruppo dei Verdi – le mosse di Spazzafumo sono figlie di capricci di consiglieri che non si sa quali obiettivi perseguano. Il Centro Civico Popolare fino a che punto è disposto a sacrificare la propria dignità? C’è un limite che non può essere superato. Non possono continuare a prendere sempre schiaffi”.

La forza centrista, che vede tra gli aderenti un ex alleato come Eldo Fanini, viene a più riprese chiamata in causa, in quanto considerata l’unica realmente strutturata all’interno della maggioranza. “Quest’amministrazione è un Titanic, l’orchestra continua a suonare mentre la nave affonda”, osserva Sabrina Gregori. “L’orchestra in questo caso è il Centro Civico Popolare. Se gli appartenenti vogliono continuare a suonare lo facciano, ma non vengano a citofonare al centrosinistra alle prossime elezioni. Serve una presa di distanza, non pensino di svegliarsi l’anno prossimo per cercare qualcuno che li ospiti. Stacchino la spina. Non c’è una persona che oggi non derida questa amministrazione. Non ne siamo felici, perché così facendo si svilisce il ruolo e chi verrà dopo non avrà un compito semplice.

La portavoce del partito ambientalista, Virginia D’Angelo, sottolinea come Vesperini sia di fatto a capo di un assessorato ‘svuotato’: “Le sue deleghe sono inutili. La nomina pare un contentino, un piacere fatto a qualcuno. Tutto questo è stancante. Gabrielli uscì di scena ad agosto, e il sindaco avrebbe potuto nominare il suo successore subito. Perché ha atteso tutto questo tempo?”.

Le fa eco Giorgio Mancini di Sinistra Italiana, che rincara la dose: “Vesperini non possiede le deleghe all’urbanistica, al Pums e al biciplan, in quanto se le è tenute il primo cittadino. Dicono che non sia un esponente di centrodestra, ma il fatto che attualmente non rappresenti il centrodestra rappresenta un’aggravante. Se lo fosse stato, l’operazione avrebbe avuto un suo senso logico, così appare scriteriata”.

Il giudizio sulla giunta si allarga ad altre questioni e tocca inevitabilmente il caso dell’area Brancadoro. “E’ assurdo che non si sappia con chi si deve discutere – insiste Canducci – il proprietario l’ha recintata presentando una Scia che avrebbero potuto bocciare. Nessuno l’ha fatto. Spazzafumo paga di tasca sua l’apertura di quella strada tutelando i tifosi nei panni di privati e non di sindaco. Incarichi piuttosto un ufficio legale e faccia ricorso”.