SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Nella notte tra il 14 e il 15 aprile, all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto, è stato effettuato un prelievo multiorgano su un uomo di 69 anni, Bruno Orsetti, deceduto a causa di una grave emorragia cerebrale.
Ricoverato lo scorso 30 marzo, l’uomo è spirato ieri nell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione. Dopo l’accertamento della morte tramite elettroencefalogramma e il consenso espresso dai familiari, è scattata la procedura che ha consentito di donare fegato, reni e cornee.
L’intervento è stato possibile grazie a una complessa macchina organizzativa, che ha visto lavorare fianco a fianco diverse professionalità dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli e del Centro regionale trapianti delle Marche. Alla guida della procedura, la dottoressa Tiziana Principi, direttrice dell’unità di anestesia e rianimazione del “Madonna del Soccorso”, insieme alla coordinatrice per il prelievo d’organi, la dottoressa Paola Verdenelli, e a Cristina Paci, responsabile dell’unità di neurologia.
Fondamentale anche il supporto delle équipe di anatomia patologica, biologia molecolare, blocco operatorio e medicina legale. Il Centro trapianti di Ancona ha effettuato il prelievo di fegato e reni, mentre le cornee sono state prelevate dagli specialisti dell’oculistica dell’Ast.
In un momento segnato dalla perdita, la scelta della famiglia di Bruno Orsetti ha dato una nuova speranza a più pazienti in attesa di trapianto. Un gesto di immensa umanità, sottolineato con commozione da Tiziana Principi, direttore del Dipartimento di emergenza e urgenza dell’Ast di Ascoli: «Ringrazio tutti i professionisti del blocco operatorio dell’ospedale di San Benedetto e delle unità operative coinvolte nella procedura, così come anche la direzione medica ospedaliera e la direzione sanitaria aziendale che hanno contribuito al buon esito del prelievo multiorgano. Ma il ringraziamento più grande va ai meravigliosi famigliari del donatore, alla moglie e ai due figli, persone con grande sensibilità nei confronti del prossimo nonostante il momento di grande dolore per la perdita del loro caro».