È il giorno della festa rossoblù. San Benedetto del Tronto si stringe attorno alla Sambenedettese per celebrare la promozione in Serie C, conquistata al termine di una stagione intensa e ricca di emozioni. I festeggiamenti sono iniziati questa mattina con una cerimonia ufficiale a Palazzo Comunale, e proseguiranno nel pomeriggio con due appuntamenti simbolici: alle 18.30 al porto con lo sbarco dei giocatori e alle 20 in Piazza San Giovanni, dove andrà in scena la celebrazione finale.
La giornata si è aperta alle 10 con l’arrivo della squadra, dello staff tecnico e dirigenziale presso il Municipio. Ad accoglierli, il sindaco Antonio Spazzafumo, che ha voluto rendere omaggio al traguardo sportivo con una cerimonia nella sala consiliare, addobbata per l’occasione. L’atmosfera ha richiamato eventi istituzionali storici come il Gran Pavese o il conferimento del premio Truentum, a conferma dell’importanza che questa promozione riveste per l’intera comunità.
Grande intesa e clima disteso tra i protagonisti della mattinata, in particolare tra il sindaco e il presidente della Samb, Vittorio Massi. Dopo mesi di rapporti tesi, legati alle vicende dei progetti sportivi e all’area Brancadoro, oggi il confronto ha lasciato spazio all’unità.
Nel suo discorso, Spazzafumo ha ricordato il momento in cui nacque il nuovo progetto rossoblù: «Ci siamo trovati in una situazione in cui la città era divisa e bisognava ricreare quel clima di appartenenza che da sempre contraddistingue i cittadini di San Benedetto. La città aveva bisogno di credere in qualcosa che desse valore alla nostra comunità: in questo caso, la Sambenedettese è stata il collante. Per questo ho lavorato per coinvolgere il presidente a prendere in mano la situazione».
Il primo cittadino ha anche voluto replicare a chi lo ha accusato, nei giorni scorsi, di salire sul carro dei vincitori: «Io voglio dire che è stato proprio il sindaco a costruire quel carro, sul quale oggi sale tutta la città. Grazie al lavoro del presidente, della squadra e di tutto lo staff».
Al fianco del sindaco, il presidente Massi ha risposto con toni ironici ma sinceri: «È vero? – ha scherzato – È stato il sindaco che mi ha spinto nel burrone. Sono passati due anni e mezzo e devo dire che è stata dura. Vedo ad esempio mia moglie che ha lottato tanto in quelle settimane con la Federazione Italiana Giuoco Calcio, con la Lega Nazionale Dilettanti, per superare tutti gli ostacoli. Ma furono tutti atti venuti dal cuore».
Applausi anche per Ottavio Palladini, tecnico della Sambenedettese e sambenedettese di nascita, come ha voluto sottolineare lo stesso Spazzafumo. Premiati uno per uno tutti i calciatori, lo staff tecnico e i dirigenti, con la presenza quasi totale dell’amministrazione comunale e di numerosi consiglieri.
La festa continuerà nel tardo pomeriggio con uno degli appuntamenti più attesi: alle 18.30 i giocatori e i membri della società sbarcheranno simbolicamente da due pescherecci al porto, rievocando lo spirito marinaro della città e il legame tra la Sambenedettese e il suo territorio. A colorare il cielo ci sarà anche un aereo battezzato “Freccia Rossoblù”, che volerà sopra l’area portuale srotolando i colori della squadra.
A chiudere la giornata, alle 20, sarà la grande festa in Piazza San Giovanni, dove l’intera tifoseria potrà abbracciare la squadra e celebrare insieme una promozione tanto sofferta quanto meritata. Sul palco si alterneranno i protagonisti di questa cavalcata, con cori, musica e momenti di grande emozione.
Una giornata, questa, che non è soltanto la celebrazione di un successo sportivo, ma la rinascita di un’identità cittadina intorno ai colori rossoblù.