SAN BENEDETTO DEL TRONTO. I bagni pubblici della pineta Pasqualetti riapriranno la prossima estate. E’ questa almeno l’intenzione dell’amministrazione comunale, decisa ad intervenire sulla struttura del centro che ormai risulta chiusa ed inaccessibile da oltre otto mesi.
“Li riattiveremo – afferma il vicesindaco Antonio Capriotti – stiamo avviando le procedure per rimetterli a posto, visto che dopo l’ultimo nostro intervento i vandali sono tornati in azione”.
Il riferimento è all’episodio dello scorso giugno, che portò proprio alla decisione di chiudere le porte dei tre wc, senza comunicare la data di una sistemazione. Anzi, lo stesso Capriotti mesi fa aveva ipotizzato una nuova destinazione del manufatto, che si sarebbe potuto trasformare in un ufficio di informazioni turistiche. L’idea di uno Iat avrebbe consentito di posizionare un punto informativo a nord della città, aggiuntivo a quello presente in via Mare. A quel punto i bagni sarebbero stati ad esclusivo utilizzo degli operatori.
Le critiche
“San Benedetto non può essere privata di questo servizio. Le persone saranno costrette a utilizzare i bagni dei pubblici esercizi e in molti casi a fare i propri bisogni da qualsiasi parte”, accusò dall’opposizione l’ex assessore Emanuela Carboni “Invece di cercare di risolvere il problema del malfunzionamento e degli atti vandalici che caratterizzano i bagni con telecamere e magari dotandoli di un custode, si preferisce attuare la soluzione più semplice e drastica”.
Tuttavia, questa soluzione si sarebbe già congelata. “Non ci sono altri progetti – prosegue Capriotti – l’obiettivo è quello di riaprire i bagni. Il problema resterebbe poi quello della gestione. Innanzitutto puntiamo ad assicurare il servizio per tutta la prossima estate. In seguito vedremo se riusciremo ad organizzare un servizio costante nel tempo, magari abbinato ad altre situazioni, che permetta un controllo effettivo ed efficace sull’area”.
Insomma, le perplessità restano legate alla gestione e alla sorveglianza di una zona ripetutamente soggetta ad attacchi che hanno portato la facciata esterna dell’immobile ad essere sommersa da scritte e tag. In tal senso, Capriotti prevede pure la pulizia delle mura.
La casa del Giardiniere
Nelle vicinanze una sorte identica è toccata alla casa del giardiniere, con i writers che hanno quasi parzialmente coperto i disegni che erano stati realizzati dai ragazzi che avevano aderito al progetto “Ci sto? Affare fatica”, dedicato alla cura dei beni comuni e degli spazi pubblici.
Tornando ai wc, la riapertura comporterà di conseguenza la rimozione del bagno chimico posizionato nelle vicinanze dei contenitori della differenziata. Una soluzione che non ha mai convinto residenti e turisti.