Gli Herobox all’Istituto Guastaferro
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Questa mattina gli studenti dell’Istituto Guastaferro di San Benedetto del Tronto hanno visto arrivare a scuola una delegazione di Picenambiente, capitanata dal presidente Rolando Rosetti e dallo stratega creativo Enrico Battisti. A riceverli la dirigente Marina Marziale. La loro missione era chiara: introdurre un’innovazione significativa nella gestione dei rifiuti all’interno delle scuole. Parliamo degli Herobox. Non i soliti contenitori per la raccolta dei rifiuti ma qualcosa di più: un’idea fresca e innovativa nata dall’impegno di PicenAmbiente nel migliorare la raccolta differenziata in tutti gli ambiti della vita quotidiana.
“Continuiamo con l’istituto Guastaferro – ha spiegato il presidente Rosetti – il rapporto con le scuole e con l’educazione alla raccolta differenziata che sta diventando sempre più fondamentale per la vita. Teniamo tantissimo a questi incontri con le scuole e per questo ringraziamo i dirigenti che sono sempre a disposizione perché la differenziazione dei rifiuti diventa fondamentale”.
L’Idea
Rosetti e Battisti hanno iniziato a illustrare il concetto di Herobox. Questi contenitori non sono lì solo per raccogliere rifiuti, ma per educare, coinvolgere e trasformare le abitudini degli studenti e non solo. Un passo avanti nella promozione di comportamenti sostenibili e nella costruzione di una cultura del riciclo e della responsabilità ambientale.
“Noi abbiamo richiesto un intervento da parte di Picenambiente e siamo davvero molto soddisfatti perché abbiamo allestito nelle varie classi e nei locali della scuola un’organizzaizone per la raccolta differenziata. Questi contenitori permetteranno ai ragazzi di educarsi in autonomia alla raccolta differenziata per i nostri alunni e per i figli dei nostri alunni dal momento che il mondo ci è stato donato in un certo modo e oggi ha necessità di essere tutelato nel migliore dei modi e questo è un importantissimo strumento di tutela ambientale”.
Ma perché proprio nelle scuole? La risposta era semplice: educare i giovani è investire nel futuro. Se si potesse inculcare fin da subito il valore della raccolta differenziata, si avrebbero cittadini consapevoli e responsabili pronti a prendersi cura dell’ambiente.