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Harena è l’ultima opera di Enzo Eusebi a San Benedetto: «Voglio lavorare in città dove può succedere qualcosa»

L'architetto pluripremiato: «Con Patrizia Ferrara e Gianni Iacoponi un grande feeling emotivo. Ho cercato di portare dei valori poetici ed estetici. Penso che sia una struttura unica nel suo genere». Sulla Riviera: «Ritengo che Rapullino volesse fare belle cose e credo si sia persa una grande opportunità»
Pubblicato il 6 Marzo 2025

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. «Harena è stato l’ultima struttura realizzata a San Benedetto e a San Benedetto non farò nient’altro». Con queste parole, Enzo Eusebi sancisce la conclusione di un capitolo della sua carriera nella città marchigiana. Il locale, progettato nel 2018 in via dei Tigli, si è affermato come un punto di riferimento per la comunità, grazie alla sua estetica innovativa e alla visione dell’architetto.


«Risale ad un’era pre-covid – precisa Eusebi – penso che sia una struttura unica nel suo genere, le recensioni nazionali dicono che starebbe bene in grandi metropoli, ma non devo affermarlo io». Il progetto nacque dalla richiesta di due imprenditori, Patrizia Ferrara e Gianni Iacoponi, desiderosi di ampliare i propri orizzonti oltre il mondo della notte. «Venni coinvolto perché una famiglia di imprenditori, con cui ho avviato un feeling emotivo fin da subito, mi chiese di rigenerare un luogo che li avrebbe spostati dalla loro predisposizione originaria. È stata pure una sfida estetica».

L’intervento di Eusebi ha conservato le strutture esistenti, valorizzandole con materiali contemporanei e integrando una leggera struttura in acciaio per reinventare la facciata principale. L’attenzione ai dettagli e la continua ricerca dell’architetto hanno reso Harena un’icona architettonica, tanto che nel dicembre scorso è stata selezionata per il prestigioso volume 100 Progetti Italiani del Premio Regula, dedicato all’eccellenza del design italiano.

Enzo Eusebi: una carriera tra innovazione e sostenibilità

Architetto e ingegnere, Enzo Eusebi è una delle figure più interessanti del panorama architettonico contemporaneo. La sua carriera è caratterizzata da una continua ricerca estetica e tecnologica, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e alla riflessione sociale sull’architettura.

Fondatore dello studio ENZOEUSEBI+PARTNERS, ha realizzato opere in Italia e all’estero, operando in settori che spaziano dall’edilizia residenziale agli spazi espositivi, dai musei ai complessi industriali. Il suo approccio multidisciplinare lo ha portato a sviluppare progetti che uniscono design, tecnologia e impatto ambientale ridotto. L’uso e il riuso dei materiali, la sperimentazione sulle costruzioni e il controllo ambientale sono al centro del suo lavoro.

Nel corso della sua carriera, ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali ed è stato invitato a tenere conferenze e lezioni in importanti eventi come il Light+Building di Francoforte, il MIPIM di Cannes, la Design Week di Pechino e la masterclass From Architecture to Exhibition Design a Baku.

Harena: un’architettura tra estetica e psico-architettura

Nel progettare Harena, Eusebi ha esplorato il concetto di psico-architettura, una visione che gioca con i riferimenti visivi e i riflessi per sottolineare la superficialità della società contemporanea. Gli interni si ispirano al mondo del cinema, con richiami evidenti al bar dell’Overlook Hotel di “Shining”, e alla memoria popolare. Il risultato è un ambiente che unisce il bidimensionale al tridimensionale, trasformandolo in un luogo virtuale e altamente “instagrammabile”.

«Ho cercato di portare dei valori poetici ed estetici. La mia vita è sempre stata di sperimentazione» afferma Eusebi, ricordando un’altra sua opera importante per San Benedetto del Tronto: la riprogettazione dell’Istituto Alberghiero, recentemente vincolato dal Ministero dei Beni Culturali come opera di interesse nazionale del secondo Novecento.

Guardando al futuro della città, Eusebi non nasconde il suo rammarico per le opportunità mancate: «Mi interessa lavorare in realtà dove può succedere qualcosa. Ritengo che si sia persa una grossa opportunità con l’area Brancadoro. Rapullino è innamorato della città e aveva offerto una grande chance».

L’arte di Enzo Eusebi, con il suo approccio visionario e multidisciplinare, ha lasciato un segno profondo non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Harena, con il suo equilibrio tra design, tecnologia e riferimenti culturali, è solo una delle molteplici espressioni della sua genialità.