di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Ad un certo momento avevamo Perugia, Catania, Sambenedettese, Viterbese e Perugia Calcio a 5. Voi immaginatevi, eravamo tre e ci dovevamo per forza dividere”. Sono le parole pronunciate da Riccardo Gaucci all’interno del docufilm “Gaucci, quando passa l’uragano”, dedicato al padre Luciano.
Un lavoro trasmesso dai canali Sky Crime e Sky Documentaries, per la regia di Giacomo Del Buono e Paolo Geremei. Trattasi del ritratto di Luciano Gaucci, descritto dai figli Alessandro e, per l’appunto, Riccardo, oltre che da chi lo ha conosciuto più da vicino.
Al centro del racconto c’è ovviamente il Perugia Calcio, diventato grande alla fine degli anni ’90, ma non manca nemmeno la testimonianza di un impero fatto di cavalli, di deludenti calciatori stranieri, di piccole e grandi truffe, di fughe rocambolesche e di crack finanziari che hanno condannato i suoi stessi figli al carcere.
Gaucci, all’inizio del millennio, rilevò proprio la Sambenedettese, reduce da parecchie stagioni nei Dilettanti. Con lui al timone arrivarono due promozioni consecutive, dalla D alla C2 nel 2000-2001 e dalla C2 alla C1 nel 2001-2002, con la miracolosa rincorsa targata Colantuono culminata con la finalissima col Brescello allo stadio Tardini di Parma.