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Fotografia di San Benedetto: la città sarà sempre più anziana. Le case occupate sono il 70%

Presentato il report in commissione urbanistica: Nel 2021 il 21% ha dichiarato tra 26 e 55 mila euro, l’1,8% tra i 75 e i 120 mila euro e solo lo 0,8% oltre i 120 mila euro
Pubblicato il 16 Luglio 2024

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “E’ un periodo di grande impegno per il nostro settore”. Bruno Gabrielli ha partecipato regolarmente alla commissione urbanistica, nonostante le voci che da qualche settimana lo vedrebbero in procinto di essere estromesso dalla giunta. Un’ipotesi che, al momento, viene respinta dall’assessore, chiamato martedì pomeriggio ad illustrare lo stato di attuazione del percorso per la redazione del piano urbano generale.

“Siamo impegnati su più fronti – ha aggiunto Gabrielli – in quanto stiamo lavorando al Pug, al Pums e al piano regolatore di spiaggia. Contiamo di avere entro la fine dell’anno un quadro conoscitivo”.

Ad entrare nel dettaglio del lavoro è stata Chiara Camaioni, architetto dell’Università di Camerino, che ha ricordato gli obiettivi del Pug, a partire dal contenimento del consumo di suolo, per poi proseguire con la promozione della rigenerazione urbana, la tutela del paesaggio e del territorio, la sostenibilità e l’attenzione ai cambiamenti climatici.

“Ogni parte della città ha un suo riconoscimento e le sue specifiche caratteristiche morfologiche – ha spiegato l’architetto – ogni quartiere va trattato in maniera differente. Non si può pensare di farlo in maniera diffusa. San Benedetto secondo noi è cerniera di un sistema che si confronta anche con una parte dell’Abruzzo. Stiamo facendo delle analisi che cercano di capire il territorio in un perimetro che si estende a nord fino a Pedaso e a sud fino alla Val Vibrata”.

Si è soffermato invece sui numeri e sull’andamento demografico Valerio Temperini, dell’Università Politecnica delle Marche. “Abbiamo raccolto dati statistici attraverso fonti istituzionali ed effettuato ricerche empiriche sul territorio, ascoltando gli stakeholders e svolgendo interviste agli attori del territorio”.

In tal senso, è stato segnalato un incremento della popolazione dal 1993, con il passaggio da poco meno di 43 mila abitanti a oltre 47 mila. “Da qui al 2030, stando alle previsioni Istat, non è previsto un incremento demografico. Dal 1994 si è inoltre segnalato un aumento marcato dei residenti anziani, con gli ultra-ottantenni saliti dal 3 all’8,4% e i bambini fino ai sei anni scesi dal 6 al 4,4%”.

A stupire è il numero delle case occupate a San Benedetto, che tocca il 70,4% del totale. “Il dato è superiore a Cervia, Cesenatico, Cattolica e Riccione, ma inferiore rispetto a Fano, Senigallia e Civitanova”.

Per quel che riguarda l’istruzione, in riviera il 38,6% della popolazione ha un diploma di istruzione secondaria di II grado o di qualifica professionale, mentre il 24,2% presenta una licenza di scuola media inferiore o di avviamento professionale. Coloro che vantano un titolo di studio terziario di secondo livello e dottorato di ricerca sono il 15,6%.

Capitolo redditi. Nel 2021 il 29,3% ha dichiarato tra 0 e 10 mila euro, il 28,2% tra i 15 e i 26 mila euro, il 21% tra 26 e 55 mila euro, l’1,8% tra i 75 e i 120 mila euro e solo lo 0,8% oltre i 120 mila euro.

Se le buone notizie arrivano dalla raccolta differenziata (“66,39% è un risultato elevati rispetto al resto delle Marche”), altre preoccupazioni giungono (come previsto) dal consumo di suolo (“primato negativo regionale col 37,68%”), dalla densità abitativa (1842 abitanti per chilometro quadrato, con la percezione di una eccessiva cementificazione”) e dal fronte turistico: “Un terzo del turismo annuale nel Piceno si concentra soprattutto in un mese, ossia agosto. Questo comporta problematiche sull’impatto ambientale”.

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