SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un flash mob silenzioso e improvviso, che ha colto di sorpresa i passanti che, mercoledì sera, percorrevano viale Secondo Moretti. Quindici attivisti si sono posizionati in strada, attorno alle 21.30, esponendo cartelli e depositando striscioni a terra, con il viso coperto da maschere rappresentanti volti di animali.
“Contestiamo le fake news che sono state propinate durante il villaggio della Coldiretti”, afferma Alice Agnelli, attivista animalista tra le promotrici dell’iniziativa. “Si è sostenuto che la carne naturale è più salutare ed ecologica rispetto alla carne coltivata, che loro chiamano sintetica. La carne naturale è in realtà molto dannosa nei confronti degli animali, dell’ambiente e della salute. Lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha rivelato come la carne sia un alimento cancerogeno e lo dicono i dati sulla diffusione dei virus portati dagli allevamenti intensivi”.
Il Comune di San Benedetto a luglio ha approvato in giunta una delibera che dice “no” al cibo sintetico, a vantaggio della carne naturale. Un provvedimento contestato dalla Agnelli: “Non è vero che la carne naturale fa bene alla salute e l’amministrazione non avrebbe dovuto sposare quella campagna”.
I danni che secondo gli animalisti provocherebbe la carne naturale sono stati illustrati in un manifesto che evidenziava come un chilo di carne causerebbe 50 mila litri di consumo di acqua, 12 metri quadri di consumo di suolo e 60 chili di CO2 prodotta.