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Fermo Pesca 2025 a San Benedetto del Tronto: stop alle barche dal 16 agosto al 29 settembre

Per 45 giorni niente pesca con reti a strascico. Pietro Ricci: «Soddisfatti per la durata ma ad agosto quel provvedimento non serve a nulla»
Pubblicato il 20 Marzo 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il fermo pesca 2025 per il Porto di San Benedetto del Tronto è stato ufficialmente confermato e seguirà lo schema già adottato negli anni precedenti.

Dal 16 agosto al 29 settembre, per un totale di 45 giorni consecutivi, sarà vietato pescare con reti a strascico a divergenti, reti gemelle a divergenti e sfogliare rapidi nelle acque del Mar Adriatico Centrale e Meridionale (GSA 17 e 18).

Durante il periodo di fermo, gli armatori dovranno rispettare precise disposizioni amministrative. Tra gli obblighi previsti, la consegna dei documenti di bordo entro il giorno di inizio della sospensione dell’attività, incluse le registrazioni sui consumi di carburante e qualsiasi altro documento richiesto dalla Capitaneria di Porto.

Sarà possibile effettuare lavori di manutenzione alle imbarcazioni, ma solo previa autorizzazione e con il divieto di avere attrezzature da pesca a bordo.

Al termine del fermo, a partire dal 30 settembre 2025, le imbarcazioni riprenderanno l’attività con specifiche limitazioni sulle giornate e sugli orari di pesca. Il massimo consentito sarà di 18 ore giornaliere per un totale di 5 giorni alla settimana. Per l’Adriatico Centrale e Meridionale, gli armatori potranno scegliere tra due alternative: lavorare per 3 giorni settimanali oppure raggiungere un massimo di 72 ore di attività ogni sette giorni. La scelta dovrà essere comunicata preventivamente all’Ufficio Marittimo.

A queste regole si aggiungono restrizioni stagionali, tra cui il divieto di pesca entro le 6 miglia dalla costa dal 1° luglio al 31 ottobre 2025, salvo deroghe per le imbarcazioni più piccole (IV categoria). Inoltre, dal 1° al 30 ottobre, sarà vietata completamente la pesca con reti da traino nelle zone GSA 8, 9, 10 e 11.

Nonostante le rassicurazioni sulla stabilità del provvedimento, il presidente dell’OP Marineria Sambenedettese, Pietro Ricci, ha espresso una posizione critica: «È una copia dell’anno scorso. Fortunatamente è stata scongiurata la diminuzione delle giornate di pesca come si era temuto in un primo momento. Invece, con questo schema di fermo pesca e di decreto si garantiscono tre giorni a settimana divisibili per sette giorni con il fermo pesce di un mese e mezzo. Ne usciamo soddisfatti».

Tuttavia, Ricci ha ribadito le perplessità su uno degli aspetti più discussi: «Il nodo resta sempre lo stesso: consideriamo sbagliato ostinarsi a fare il fermo ad agosto. Anche perché non serve a niente».

Sul fronte economico, il Ministero del Lavoro e il MASAF hanno confermato l’attivazione di misure di sostegno per i pescatori durante il periodo di fermo obbligatorio. I dettagli relativi agli indennizzi saranno definiti attraverso un decreto specifico nei prossimi mesi.