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Eusepi carica la Sambenedettese: «Adesso dobbiamo guidare la nave in porto»

Il capitano della Samb analizza il momento della squadra e guarda con fiducia alla sfida con l'Ancona. «Abbiamo ripreso due punti sulle inseguitrici»
Pubblicato il 7 Marzo 2025

di Davide Balestra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Dall’arrivo a San Benedetto del Tronto fino alla gara tanto attesa di campionato contro l’Ancona. «Contro l’Isernia abbiamo ritrovato i tre punti facendo una prestazione importante», parola di Umberto Eusepi.


L’attaccante e capitano della Sambenedettese è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Pianeta Samb’ di Radio Azzurra. «Sono contento per Ale (Sbaffo, ndr) che si è sbloccato, ci auguriamo che possa darci una grossa mano. Ora siamo a +10, abbiamo ripreso due punti sulle inseguitrici».

L’attaccante non è sorpreso del difficile mese di febbraio. «Era immaginabile un calo – dice il capitano – Non siamo stati brillanti come all’inizio ma può capitare, questo periodo lo passano tutte le squadre». La Serie C è ormai a un passo? Eusepi mantiene la calma.

«Sono contento di sapere che tanti tifosi si sentono già lì. Ma noi dobbiamo guidare la nave in porto. Poi penseremo al prossimo campionato, all’Ascoli e al resto. Fin quando non ci sarà l’aritmetica non potremo dire nulla. Ma capisco l’entusiasmo dei tifosi, pagherei oro per portagli la vittoria in questo istante». E aggiunge. «Abbiamo portato avanti un percorso di livello, domenica scorsa era importante prendere i tre punti. Durante la sosta (in programma il 16 marzo, ndr) cercheremo di recuperare le batterie e i componenti della squadra che sono infortunati».

A proposito di singoli: l’attenzione si sposta su Alessandro Sbaffo e Sabah Kerjota. «Ale è un bravo ragazzo che non ha creato problemi. Fosse entrato per creare caos sarebbe uscito dopo sette o otto secondi dallo spogliatoio. Invece sta facendo di tutto per migliorare. Lonardo? Lui è stato un ottimo compagno di viaggio, gli ho detto di cambiare il suo modo di giocare perché ogni tanto sembra svogliato. Ma se riesce a limare qualcosa del suo carattere potrà fare una grande carriera».

Quindi ecco Kerjota. «Può fare tanto, questo campionato è un punto di partenza. Ora sta vivendo un momento meno brillante ma so che si sbloccherà. Lui è un ragazzo d’oro. Gennari? Giocatore fondamentale per noi, è un leader».

Tanto è passato anche dalle scelte di Ottavio Palladini. E il rapporto con l’attaccante è nato fin da subito. «Me ne hanno sempre parlato bene. Quando sono arrivato mi ha chiuso nello spogliatoio per fare subito il punto della situazione. Facevano 50 gradi, era molto caldo, e mi disse ‘l’importante è vincere’ e menzionò me, Gennari e Pezzola che era già stato a San Benedetto».