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“Educare ad essere, l’etica dei samurai come unicità e unità di vita”. Ecco il progetto Club Haru (Primavera)

Roberto Bucci, presidente dell'Associazione Shiseikan Europe: "Io credo che l'educazione sia un elemento fondamentale, in tutti i campi"
Pubblicato il 12 Febbraio 2024

di Davide Balestra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Sport ma non solo. Educare a essere. Due concetti semplici quanto ricchi di contenuto. Ed è ciò che Roberto Bucci, presidente dell’Associazione Shiseikan Europe, ha voluto introdurre con il Progetto Club Haru (primavera) – progetto formativo integrato per i giovanissimi – descrivendo l’aspetto etico-educativo delle Arti Marziali. Nel dettaglio, del Daito Ryu Aikibudo, un insieme di tecniche da combattimento sviluppatosi nel Giappone feudale e giunto sino ai giorni nostri. Essenzialmente, l’idea era quella di formare i giovani a diventare samurai.

“Il Club Haru – come si legge nel sito dedicato https://www.kaminosamurai.com/ – è un’istituzione educativa dedicata a trasmettere ai giovani il valore delle Virtù Umane attraverso la pratica delle arti marziali, Virtù che caratterizzavano in senso mitico anche la figura del samurai”.

Insieme al già citato Bucci c’è Giuseppe Sorbo, coordinatore del progetto educativo. L’idea generale è quella di legare, far coesistere, tre elementi sociali della nostra quotidianità, quali l’ambiente sportivo, la famiglia e tutti gli altri luoghi sociali. Nel dettaglio? Viene citato il Bushido, un insieme di norme di disciplina morale e marziale della casta militare. Quella che viene definita la ‘via del guerriero’. Essa viene declinata dal Dojo (la palestra, il luogo dove si svolge la pratica delle arti marziali) alla vita di tutti i giorni.

Del progetto se ne è parlato anche in passato. Lo scorso 10 gennaio, durante un incontro tenutosi al Centro Sportivo Divino Amore di San Benedetto del Tronto, dove erano presenti l’assessore Andrea Sanguigni e il consigliere di maggioranza, l’architetto Gino Micozzi, che hanno apprezzato l’iniziativa. All’incontro era presente anche Andres Rivera Garcia, psicologo-psicoterapeuta che si è concentrato sulla costruzione psico-pedagogica della persona nel percorso soggetto-oggetto e intenzione-azione, in senso scientifico.

“L’arte marziale segue i principi dei samurai – dice Roberto Bucci. Nel sito ufficiale (www.shiseikan.it) della scuola sono espressi tutti e quattro i principi dell’arte marziale: “Io credo che l’educazione sia un elemento fondamentale, in tutti i campi. I genitori non sono nostri amici, ma sono i principali educatori. Così come l’insegnante, una figura utile a trasmettere delle conoscenze che torneranno utili nella nostra crescita. Nel Dojo il maestro ti indica la strada da seguire, non a essere una fotocopia uguale agli altri”.

La Shiseikan Europe studia il Daito Ryu Aikibudo sotto la direzione tecnica della Shiseikan di Kitami (Giappone) fondata da Sano Matsuo, e l’attuale guida tecnica di Masami Sasaki Kancho (caposcuola). I Dojo in questione sono per l’appunto a Kitami,  San Benedetto del Tronto (AP), Acquaviva Picena (AP), Mosciano Sant’Angelo (TE), Grottaglie (TA), L’Aquila (AQ), Russia e Israele.

Come riferimento locale la sede è il centro sportivo Divino Amore, in Via Damiano Chiesa 27, a Porto D’Ascoli