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Ecomostro di via Calatafimi, finalmente un sopralluogo congiunto di Comune e proprietà. “Servirà a fare le prime valutazioni sulla situazione”

Il sindaco Spazzafumo era riuscito a sbloccare la situazione presentando un esposto alla Procura della Repubblica: "Avanti passo dopo passo"
Pubblicato il 25 Ottobre 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Ieri ha avuto luogo il primo incontro ufficiale in loco tra la proprietà dell’ecomostro di via Calatafimi e i rappresentanti del Comune di San Benedetto del Tronto.




Il titolare dell’area ha incontrato due rappresentanti della polizia locale per effettuare un sopralluogo e avviare un confronto sullo stato attuale della struttura, inclusa la verifica della presenza di eternit in alcune sue parti. Questo incontro è il risultato di una azione avviata dal sindaco Antonio Spazzafumo, che aveva inoltrato alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno un fascicolo dettagliato sullo stabile, in stato di abbandono da decenni.

“È un percorso complicato, frutto di anni di immobilismo”, ha dichiarato il sindaco Spazzafumo. “Agiamo passo dopo passo per cercare di trovare una soluzione e, soprattutto, per intensificare il dialogo con la proprietà”. Da anni, i residenti di via Calatafimi segnalano lo stabile come una “ferita” aperta nel tessuto urbano della città. Non solo rovina il paesaggio, ma è diventato un rifugio per senzatetto, tossicodipendenti e individui sospetti, aggravando il senso di degrado e insicurezza percepito dai cittadini.

Questo incontro rappresenta un primo passo concreto verso una possibile risoluzione della vicenda. “Il sopralluogo di ieri servirà a fare le prime valutazioni e a prendere coscienza dell’effettiva situazione dello stabile”, ha aggiunto il sindaco. “L’obiettivo è chiaro: mettere in sicurezza l’area e riportare decoro a una parte della città che da troppo tempo attende una risposta”.

Negli anni, diverse amministrazioni hanno tentato di risolvere la questione, ma senza mai riuscire a sbloccare la situazione. Con l’invio del fascicolo alla Procura, si è riaccesa l’attenzione su questo problema, che, oltre a essere un potenziale rischio per la salute pubblica, ha un impatto diretto sulla qualità della vita degli abitanti della zona.

Alla finestra ci sono centinaia di cittadini che da tempo denunciano il degrado e la mancanza di decoro legati alla presenza della struttura. Con l’avvio del dialogo tra Comune e proprietà, si spera che questo possa rappresentare l’atteso punto di svolta. Tuttavia, il percorso appare ancora lungo e pieno di ostacoli.

Per via Calatafimi e per l’intera San Benedetto del Tronto, l’ecomostro rappresenta una ferita profonda, non solo estetica ma anche sociale. Nonostante l’impegno delle istituzioni e le promesse delle amministrazioni, la struttura è rimasta lì, immobile, simbolo di un problema che sembra irrisolvibile. L’incontro di ieri segna, tuttavia, una novità: per la prima volta, proprietà e Comune si sono confrontati direttamente, con l’obiettivo di individuare una soluzione condivisa.

Nei prossimi mesi saranno necessari ulteriori accertamenti, in particolare per confermare la presenza di eternit e valutare eventuali interventi di bonifica. La strada da seguire è chiara: il Comune, sotto la guida del sindaco Spazzafumo, intende proseguire il dialogo e risolvere la questione una volta per tutte.

Il sopralluogo di ieri potrebbe rappresentare il primo di una serie di incontri e azioni mirate a restituire sicurezza e decoro a via Calatafimi e all’intera comunità di San Benedetto del Tronto, che aspetta da troppo tempo un segnale di cambiamento.