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Don Romualdo sacerdote da cinquant’anni. Mezzo secolo al servizio di abbazia e cattedrale

Storico parroco della chiesa del Paese Alto ora è alla Madonna della Marina. Venerdì la festa per l'importante anniversario
Pubblicato il 21 Marzo 2018

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Compie cinquant’anni di sacerdozio il parroco della chiesa della Madonna della Marina e vicario del vescovo, don Romualdo Scarponi. Il sacerdote, che quest’anno raggiungerà anche un altro importante traguardo, il suo settantacinquesimo anno di vita, si prepara alla celebrazione di questo importante traguardo, che sarà salutato con gioia nella comunità venerdì 23 marzo, ricordando i suoi cinquant’anni come uomo di chiesa con poche ma essenziali parole: “Ho trascorso la mia vita al servizio della Chiesa. Da vice parroco a vicario del vescovo il carico di lavoro è cambiato, ma lo spirito di servizio con il quale l’ho affrontato è sempre stato lo stesso”.

Nato a Monteprandone in una famiglia di commercianti, già da piccolo la sua crescita è caratterizzata da una forte vicinanza all’ambiente ecclesiastico, tra l’impegno come chierichetto e l’azione cattolica. Nel 1954 entra in seminario, iniziando un percorso di studi che lo vedrà, tredici anni dopo, portare a compimento il suo cammina con l’ordinazione a sacerdote officiata dall’allora vescovo Vincenzo Radicioni. Era il 23 marzo 1968, e don Romualdo Scarponi fu l’unico sacerdote a essere ordinato in quell’anno.

Inizia il proprio servizio di sacerdote presso la chiesa di San Nicola di Bari a Monteprandone e, nell’ottobre del 1968, viene nominato viceparroco presso la chiesa di San Benedetto Martire di San Benedetto del Tronto. È in quest’ultima che trascorre la maggior parte del suo periodo di servizio sacerdotale. Nei 47 anni al Paese alto, l’attività di don Romualdo è principalmente legata alla vita dei giovani e dei giovanissimi della parrocchia, e trova il suo fulcro nell’oratorio della chiesa.

“La comunità di San Benedetto Martire è piccola e propria di un paesino – racconta il sacerdote -. Nonostante faccia parte della città di San Benedetto, il Paese alto è una realtà unica e a sé stante. Non a caso ci si riferisce a essa con il nome di “Paese” alto. L’oratorio è da sempre il cuore pulsante della vita dei fedeli e un centro di aggregazione importantissimo che nel corso di quasi cinquant’anni di attività ho visto raccogliere tre generazioni di fedeli”.

All’attività ricreativa ed educativa dell’oratorio, don Romualdo affianca quella dei campi scuola e delle colonie estive, svolta spesso in collaborazione con un altro sacerdote monteprandonese, don Gabriele Paoloni della parrocchia di San Filippo Neri. Riveste inoltre il ruolo di insegnante di religione presso la scuola media “Sacconi” e il liceo scientifico “Rosetti” di San Benedetto.

Nel 1990 viene nominato parroco. Nella veste di guida della comunità, don Romualdo accompagna i fedeli nelle numerose ricorrenze religiose della città: dalla celebrazione della Festa del Patrono al rinnovo del Voto all’Immacolata Concezione, passando per . Nominato vicario dal vescovo Gervasio Gestori, viene confermato nel ruolo dal successero di quest’ultimo, il vescovo Carlo Bresciani. Nel 2015 viene chiamato alla guida della cattedrale della Madonna della Marina, dove il prossimo venerdì celebrerà l’importante traguardo insieme ai fedeli della comunità.

“La cattedrale è un luogo diverso dalla parrocchia del Paese Alto. Seppure siano divise solo dalla Statale e la distanza fra loro sia irrisoria, sono due realtà molto differenti – ha detto il sacerdote, commentando il suo passaggio a parroco della cattedrale -. La comunità della Madonna della Marina è una comunità di città, più dinamica e più movimentata e richiede un impegno diverso, che dia ascolto e seguito alle sue necessità”.

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