di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Sono stati effettuati oggi i nuovi prelievi da parte dell’Arpam in cinque punti del litorale sambenedettesi, gli stessi che nei giorni scorsi avevano fatto registrare numeri oltre i limiti di legge. Una situazione che ha portato il sindaco Spazzafumo ad emettere un’ordinanza di divieto di balneazione all’altezza della spiaggia dei Funai, del fosso delle Fornaci, della foce del torrente Ragnola, presso la rotonda di Porto d’Ascoli e nella zona della Sentina, in prossimità del canale di bonifica, dove sono stati affissi cartelli informativi.
I risultati, come abbiamo già scritto, si conosceranno nelle prossime ore e determineranno la revoca o la conferma del provvedimento.
I campionamenti che hanno portato alla comunicazione del divieto risalgono alla mattinata del 19 agosto, con la città reduce dalle conseguenze del violento nubifragio che ha colpito l’intero Piceno.
Il report, pubblicato da Arpam, rivela che a far scattare lo stop è stata la presenza eccessiva di enterococchi intestinali e di escherichia coli con valori sopra ai limiti, fissati rispettivamente a 200 e 500 unità su 100 millilitri.
Entrando nel dettaglio, si scopre che nella spiaggia dei Funai il valore ha raggiunto i 900 e i 2300. Davanti al fosso della Fornace, invece, la quota ha toccato le 25 mila unità sia per enterococchi che per escherichia coli, così come nello specchio d’acqua di fronte al torrente Ragnola e al fosso Acqua Chiara. Cifra che scende a 2900 e 5800 (ma comunque ben oltre i margini) nei pressi della rotonda di Porto d’Ascoli.
Per quanto concerne infine il canale di bonifica alla Sentina, i valori risultano ottimi a 100 e 150 metri in direzione nord, mentre arrivano a 2600 e 8000 unità (enterococchi e escherichia coli) nei 200 metri a sud. Scenario che torna pertanto ottimale nei 300 metri a nord della foce del fiume Tronto.
“I valori dove si oltrepassano i limiti sono molto alti – confermano dall’agenzia regionale per la protezione ambientale – essendo stato superato il limite normativo, i comuni hanno proceduto secondo la legge, firmando l’ordinanza”.
La speranza ora è che le nuove analisi riportino i dati a livelli regolari. Se così fosse, verrebbe confermata la correlazione con le forti piogge di inizio settimana, con il quartiere Ragnola che ha visto cadere ben 100 millimetri d’acqua in appena sessanta minuti.