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Detenuto ingoia batteria e lametta. Poi semina il caos all’ospedale di San Benedetto

Dopo l'intervento chirurgico si è barricato in una stanza del Madonna del Soccorso. Sono dovuti intervenire anche i carabinieri
Pubblicato il 20 Dicembre 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Una serata tutt’altro che tranquilla ha caratterizzato il reparto operatorio dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, dove un detenuto proveniente dalla struttura carceraria di Marino del Tronto ha seminato caos tra medici e infermieri durante un intervento chirurgico.



L’uomo, mercoledì scorso, aveva ingerito una serie di oggetti pericolosi, tra cui batterie e lamette, costringendo gli agenti della polizia penitenziaria a trasferirlo d’urgenza in ospedale.

Dopo i primi accertamenti diagnostici, i medici hanno confermato la presenza di corpi estranei nello stomaco del paziente, rendendo necessario un intervento chirurgico per rimuoverli. Durante la procedura, l’uomo è stato sedato, ma al termine dell’operazione, al risveglio, si è verificato l’imprevisto: il detenuto ha reagito con violenza, sorprendendo il personale presente.

Con uno scatto improvviso, il paziente si è liberato dalla sorveglianza e si è rifugiato in una stanza adiacente al blocco operatorio. Ne è seguito un breve ma concitato scontro, al termine del quale il personale della vigilanza ospedaliera, supportato dagli agenti della polizia penitenziaria, è riuscito a immobilizzarlo e ad ammanettarlo. Nel frattempo, è stato richiesto l’intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di San Benedetto, ma al loro arrivo la situazione era già stata riportata sotto controllo.

L’episodio, avvenuto tra le 20 e le 22, non è un caso isolato. Si tratta di situazioni che, purtroppo, si verificano periodicamente, in particolare con detenuti che ingeriscono oggetti pericolosi per attirare l’attenzione o evitare condizioni carcerarie percepite come sfavorevoli. In questo caso, sembra che il giovane, di origine straniera, fosse stato trasferito da poco nel carcere di Ascoli da un altro istituto di pena e temesse di essere posto in regime di isolamento.