di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un assessorato a Simone De Vecchis. E’ questa la soluzione a cui avrebbe pensato l’amministrazione comunale per uscire dalla crisi di maggioranza che la avvolge da settimane. Una mossa che però si sarebbe subito arenata, dato il rifiuto giunto dal diretto interessato.
All’ex capogruppo di Rivoluzione Civica, passato all’opposizione oltre un anno fa, sarebbero state offerte le deleghe alla viabilità, alla mobilità sostenibile e alla polizia locale. Di fatto, una parte degli incarichi un tempo affidati a Bruno Gabrielli, al netto dell’urbanistica che dovrebbe invece rimanere tra le mani del sindaco.
Qualora De Vecchis avesse accettato, si sarebbe andati incontro ad una surroga, con l’ingresso in consiglio comunale di Alessandro Larovere, il primo dei non eletti di Rivoluzione Civica. Un nome che avrebbe riassegnato a Spazzafumo un voto in più in assise, garantendo allo stesso tempo un ricompattamento di una squadra tendenzialmente favorevole alla possibile nomina.
Oltre al diniego di De Vecchis, l’amministrazione deve tuttavia fare i conti pure con la marcia indietro sul nome di Giuseppe Fiscaletti per la carica di assessore alla pianificazione territoriale. Ingegnere capo del Comune negli anni Ottanta e Novanta, Fiscaletti avrebbe certamente rappresentato un profilo di equilibrio e competenza tecnica, ma il suo inserimento non si è concretizzato a causa della confusione creatasi attorno alla sua figura.
In attesa di risolvere il caso politico, Spazzafumo dovrà affrontare il 29 ottobre un nuovo consiglio, nel corso del quale si dovrà votare il bilancio consolidato che non passò l’ultima volta.