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Cittadinanzattiva San Benedetto: «Si faccia chiarezza sul ruolo degli OSS nell’AST»

L'associazione chiede trasparenza sulla pianta organica: «Non possiamo permetterci disattenzioni sui conti pubblici»
Pubblicato il 22 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Cittadinanzattiva San Benedetto del Tronto interviene sulla questione degli Operatori Socio-Sanitari (OSS) dell’AST 5, sollevando dubbi sulla trasparenza delle assegnazioni lavorative e sulla corretta gestione della pianta organica.



«La figura professionale degli OSS in AST 5 rappresenta un importante anello assistenziale nei programmi dedicati agli assistiti», sottolinea l’associazione, che esprime preoccupazione su quanto emerso negli ultimi giorni. In particolare, la questione riguarda il reale impiego di un numero significativo di OSS, che sembrerebbero svolgere mansioni diverse da quelle previste dal loro profilo professionale.

«Da ciò che apprendiamo dalla stampa ci sembra di capire che un consistente numero di OSS svolge mansioni diverse e previste dal loro profilo professionale. Risorse importanti che erano state assunte per svolgere mansioni da OSS alle quali non sappiamo se la qualifica in pianta organica sia stata cambiata o se, pur svolgendo mansioni diverse, occupano ancora posti in pianta organica con qualifica OSS».

L’associazione evidenzia l’importanza di risolvere questo nodo burocratico, poiché potrebbe incidere direttamente sulla reale disponibilità di posti per nuovi operatori. «Quest’ultimo dubbio è molto importante per chiarire la capienza della pianta organica che appartiene al profilo OSS. Sembra di assistere a un labirinto senza uscita dove non percepiamo chiarezza. Si faccia chiarezza!».

Secondo Cittadinanzattiva, tutti i processi organizzativi, sia sanitari che amministrativi, devono avere come obiettivo la massima assistenza qualitativa per il paziente. Da qui, la richiesta di una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse umane. «Tutti i processi organizzativi sanitari ed amministrativi devono fornire come obiettivo finale la massima assistenza qualitativa a favore del paziente; per ciò non possiamo permetterci disattenzioni o mancata trasparenza perché siamo di fronte ai conti pubblici».