SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Venerdì sera al Circolo Nautico di San Benedetto è stato presentato il libro “Cari ragazzi, la Resistenza a San Benedetto e lungo la costa adriatica”. L’evento ha visto la partecipazione di storici locali, giovani, rappresentanti delle istituzioni e di associazioni culturali e semplici cittadini che hanno avuto modo di conoscere fatti sulla Resistenza a San Benedetto riguardanti il periodo dall’8 Settembre 1943 al 18 giugno 1944 data della liberazione della città da parte del II Corpo d’Armata dell’esercito polacco guidato dall’allora generale Anders, ai più sconosciuti attraverso riflessioni e contributi di tutti i relatori.
Molto apprezzate le proiezioni di interviste di testimoni del tempo che hanno reso attuali quei fatti storici, e gli interventi del presidente dell’ANPI Antonio Bruni, il quale ha portato il saluto del professor Nando Dalla Chiesa, del professor Ruggero Ranieri di Sorbello presidente dell’omonima fondazione, dello storico sambenedettese Gino Troli e del professor Costantino di Sante dell’Università del Molise. E’ stata ricordata la figura del partigiano Elio Tremaroli per il suo impegno nella divulgazione di quei fatti storici soprattutto alle giovani generazioni e del doveroso ricordo di quei partigiani, patrioti e semplici cittadini di San Benedetto che hanno dato la vita per liberarci dalla dittatura fascista e dalla occupazione nazista dell’Italia e per dare l’avvio ad un periodo, quello del dopo guerra, che doveva lasciarsi alle spalle un passato con un Paese sconfitto da una guerra che aveva lasciato morti, devastazioni e una città, come San Benedetto, da ricostruire e da far ripartire economicamente perché anch’essa distrutta dai bombardamenti alleati.
Tutti gli interventi hanno voluto sottolineare come quegli avvenimenti non solo debbano rappresentare un monito affinché i valori della Costituzione scritta col sangue di tanti uomini liberi che decisero pagando con la loro vita di opporsi alla dittatura nazifascista, ma anche costituire un patrimonio da preservare anche e soprattutto dalle giovani generazioni.