SAN BENEDETTO DEL TRONTO. In seguito alle notizie sul sostegno della maggioranza dei sindaci a Marco Perosa come nuovo presidente della CIIP, la consigliera comunale del gruppo misto Luciana Barlocci ha ritenuto opportuno intervenire pubblicamente, richiamando l’attenzione su aspetti che ritiene centrali per l’identità politica della città.
Secondo Barlocci, «questo risultato incarna a pieno i principi su cui si costruì il progetto fondante della coalizione che ha eletto Spazzafumo Sindaco, principi che, nel corso degli anni, si erano affievoliti, talvolta traditi, spesso dimenticati». Per la consigliera, la recente scelta per la presidenza della CIIP e quella precedente all’ATO rappresentano una discontinuità con certe logiche passate, che rilegge come un ritorno «alla genuinità del progetto civico».
Barlocci evidenzia come tali decisioni riflettano la volontà di tutelare San Benedetto, con un’apertura verso una visione più ampia e autorevole del ruolo della città nel territorio. «Un percorso volto a tutelare gli interessi di San Benedetto e della sua comunità, ricercando un’autorevolezza territoriale mai così evidente come oggi, grazie a queste ultime decisioni».

Critica, invece, altre proposte emerse nei giorni scorsi. «Diversamente, le recenti candidature che rappresentano logiche spartitorie interne alla maggioranza e rapporti poco chiari con alcuni settori della minoranza, non costituiscono un metodo che condivido», afferma. A suo giudizio, si tratta di dinamiche che richiamano la “peggiore partitocrazia”, da cui ha preso le distanze pur restando fedele al progetto originario.
«Proprio per questo a volte ho preso le distanze dalla maggioranza Spazzafumo, rimanendo fedele al progetto iniziale. Con assoluta oggettività, come ho operato sinora, produrrò il mio impegno fino a fine mandato per sostenere gli interessi di San Benedetto e dei suoi cittadini», conclude, richiamando la necessità di superare ogni forma di provincialismo. Per la consigliera, è arrivato il momento di guardare avanti e immaginare «progetti più ampi, capaci di conferire alla città orgoglio e prestigio».