di Massimiliano Mariotti
ASCOLI PICENO. La Ciip si prepara a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per fronteggiare l’avvicinarsi dell’estate e del caldo torrido. Rispetto alla situazione di un anno fa lo scenario è decisamente peggiorato, ma nonostante ciò il consorzio idrico si prepara a garantire il servizio soprattutto nei capoluoghi e sul litorale dove nei prossimi mesi ci si prepara ad accogliere una grande affluenza di turisti.
“Cercheremo di gestire al meglio la situazione come abbiamo sempre fatto – spiega la presidente Maddalena Ciancaleoni -. Dobbiamo andare a cercare altre risorse rispetto a quelle che avevamo a disposizione. Ci appelliamo ad un uso diligente delle risorse da parte degli utenti. Invito a sanificate le vasche e rimettere in funzione gli impianti nell’eventualità in cui si dovessero presentare delle situazioni di emergenza che speriamo di non avere. Esortiamo tutti ad un buon uso dell’acqua”.
E’ stato attivato il comitato interno per sviluppare un report settimanale. “Con quel report dovremo valutare la situazione e siamo in stretto contatto con le prefetture per poi effettuare una serie di azioni. Il rischio oggettivo che si debba ricorrere a delle interruzioni in determinate fasce orarie c’è. Comunicheremo comunque eventuali criticità in anticipo per consentire a tutti di farsi trovare pronti”.
I numeri preoccupano e vedono, rispetto ad un anno fa, un netto calo nelle varie sorgenti: a Capodacqua si è passati da 273 litri al secondo del 2023 ai 125 attuali; a Pescara del Tronto da 134 a 32; a Foce di Montemonaco dai 229 ai 178; a Sasso Spaccato dai 55 ai 45. Questo comporterà un’interruzione nelle ore notturne con la quale andare a recuperare 30 litri al secondo.
“Esortiamo tutti ad evitare sprechi e un uso improprio dell’acqua per annaffiare giardini e altro – aggiunge l’ingegner Carlo Ianni, responsabile del servizio lavori -. Stiamo cercando di rimetter in piedi i lavori sul Tenna e abbiamo delle opere da realizzare con i fondi Pnrr, ma non credo arriveremo a conclusione prima del 2025. Con l’intervento sul lago di Gerosa invece dovremmo essere ok”.
Il responsabile reti Massimo Tonelli invece parla del piano di azioni di emergenza e di alcune strategie grosso modo simili a quelle operate in passato. Nella zona di San Benedetto e Porto d’Ascoli si dovrebbero evitare pericoli grazie all’impianto di Fosso dei Galli. “Non andranno a chiusura tutte le zone, ma nel programma di gestione delle chiusure sarà lo stesso degli altri anni – sostiene -. Non siamo mai arrivati a chiudere l’acqua sul litorale e sui capoluogo che hanno la priorità. Ci sarà tutta una serie di azioni che adotteremo a mano a mano che si presenteranno le situazioni. I piani di soccorso sono tutti pronti per tenere in equilibrio il sistema”.
Lo scoglio da superare resta il mese di luglio dove la portata disponibile delle sorgenti e degli impianti di soccorso è di 865 litri al secondo che dovranno fronteggiare una domanda più ampia e stimata tra i 900 e i 950.