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Centrosinistra, prove d’alleanza sul tema della sanità: “Vogliamo ascoltare i sambenedettesi. Ci saremo tutti”

Pd, Cinque Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Socialisti in coro: "Intendiamo costruire un percorso che possa essere lo spunto per proposte future. Vogliamo incontrare i cittadini per raccogliere indicazioni sugli esiti di cinque anni di governo Acquaroli"
Pubblicato il 21 Marzo 2025

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un’iniziativa itinerante “per difendere la sanità sambenedettese”, ma anche per testare future alleanze in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Pd, Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Socialisti danno il via alla campagna d’ascolto nei quartieri, con il primo appuntamento fissato per sabato 22 marzo alle 16 presso il centro anziani della zona Ponterotto. “Abbiamo deciso di mettere in campo un percorso di coinvolgimento dei cittadini, focalizzandoci sulla sanità – spiega il segretario dei dem, Marco Giobbi – tra qualche mese ci troveremo ad affrontare la campagna elettorale per le Regionali e questo argomento sarà centrale. Ci saremo tutti, pensiamo si possa costruire assieme un percorso comune a San Benedetto”.


Il deputato pentastellato Giorgio Fede sottolinea che l’iniziativa è prettamente locale: “Vogliamo tastare il polso dei sambenedettesi. Intendiamo costruire un percorso che possa essere lo spunto per proposte future. Vogliamo incontrare i cittadini per raccogliere indicazioni sugli esiti di cinque anni di governo Acquaroli. Vanno trovate soluzioni per un modello discontinuo e differente. Già non godeva di buona salute, ma adesso sta ancora peggio”.

Aurora Bottiglieri mette in evidenza la necessità di rapportarsi con la cittadinanza: “Vogliamo scendere a parlare con le persone. Continueremo a fare in consiglio le nostre proteste, ma è importante legarci alle persone, altrimenti sembra che siamo sempre al di sopra di tutti”.

Come Fede, pure Paolo Canducci punta il dito sul quinquennio di amministrazione regionale di centrodestra: “L’obiettivo è interrompere una narrazione che va avanti da cinque anni. Ci ripetono che la sanità funziona, che tutto va bene e che i nostri sono attacchi strumentali. Nella sanità hanno sbagliato tutto e a San Benedetto sono riusciti a distruggere tutto quello che c’era, con la promessa del nuovo ospedale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Giorgio Mancini: “Si gioca con le parole e le promesse. Hanno depauperato l’ospedale che esiste per la chimera di una struttura nuova di cui non si sa ancora niente. Ci troviamo di fronte ad una sanità pubblica sotto attacco. Sono aumentati i fondi che vanno alla sanità privata e convenzionata”.

Ai partecipanti verrà sottoposto un questionario all’interno del quale si chiede se la sanità dal 2020 è migliorata o peggiorata e quali sono le principali criticità da risolvere. In tal senso, nel mirino finiscono le liste d’attesa, l’eccessivo ricorso a prestazioni private a pagamento, la carenza dei presidi sanitari per visite ed esami di base e il difficile reperimento di medici di famiglia e guardie mediche.