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Centro Agroalimentare, costi alti e pochi ricavi. Il Comune: “Vogliamo vendere le nostre quote”

San Benedetto detiene il 43%, a cui si aggiunge il 33 della Regione. La spesa del personale incide per 220 mila euro l'anno
Pubblicato il 24 Gennaio 2019

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Costi alti e pochi incassi. Si potrebbe sintetizzare così la situazione del Centro Agroalimentare, che ad oggi si tiene in piedi grazie ai ricavi derivanti dagli affitti.

“Abbiamo ereditato una situazione non semplice”, affermano il neo presidente Roberto Giacomini e l’ad Francesca Perotti. “Stiamo cercando di rilanciare i locali, dando impulso alle attività. Per noi l’Imu è un problema, pesa molto, così come le spese per il personale pari a 220 mila euro l’anno”.

Nel 2017 la perdita del Centro si è attestata attorno agli 850 mila euro, mentre nel 2018 è stata di 200 mila. “Questo cda ha fatto un’opera di pulizia vera e propria – afferma l’assessore alle partecipate Andrea Assenti – sono stati tirati fuori i numeri veri, cercando di capire quali fossero le poste reali e quelle irreali”.

Il Comune di San Benedetto detiene il 43% delle quote, a cui si aggiunge il 33 della Regione. L’ente ha confermato la volontà di vendere la sua parte. “Il presidente Ceriscioli nicchia. A volte la vuole tenere, altre volte parla di cessione. Noi ribadiamo la nostra intenzione, abbiamo tempo un anno per la cessione delle quote, vediamo se qualcuno sarà interessato”.

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