Dopo la denuncia di Legambiente sull’annosa questione delle cassette di polistirolo, interviene il consigliere della Lega Lorenzo Marinangeli che annuncia l’arrivo di una possibile soluzione alla vicenda. Nelle prossime settimane infatti arriverà il compattatore che, a dirla tutta, era stato annunciato anche ai tempi della precedente amministrazione comunale ma che sembra ora aver trovato la strada della Riviera. Va precisato che il macchinario rappresenta un passaggio obbligato per il ricircolo della materia prima: vale a dire che frantumerà le cassette di pesce creando dei mucchi compatti di polistirolo che poi saranno rivenduti alle aziende che producono le cassette. Il costo è di ventitremila euro.
«Soldi – afferma Marinangeli – che non saranno quelli del Comune. Abbiamo intercettato un fondo regionale e le spese di gestione potranno essere sostenute da Picenambiente dal momento che quel dispositivo creerà reddito». Tutto nasce dall’esigenza di organizzare lo smaltimento delle cassette di polistirolo, composte da microcomponenti pericolosi e inquinanti per l’ecosistema marino. Tanto che, a detto dello stesso Marinangeli, che lavora da una vita nell’ambito portuale e del mercato ittico, gli addetti alla raccolta dei rifiuti sono costretti a fare più passaggi al giorno nell’area del porto per portare via le cassette prima che possano finire in mare magari spinte dal vento. «Con questo compattatore – afferma – si ottimizzerà quel tipo di impegno, ci sarà bisogno di una persona che lo gestisca, ma creerà reddito dal momento che il polistirolo compattato sarà poi rivenduto. In questo modo si effettuerà anche un’azione di riciclo della materia prima e la nostra città contribuirà così ad evitare ulteriore impiego di materie plastiche per creare nuove cassette».
Marinangeli spiega il perché sia difficile dismettere l’utilizzo delle cassette di polistirolo: «Lavoro con tante aziende e con tanti porti – afferma – e il pesce si commercia con le cassette di polistirolo per tutta una serie di motivi. Scegliere contenitori alternativi significherebbe non adattarsi al mercato. Inoltre l’ipotesi di un passaggio ai contenitori di plastica riutilizzabili è difficilmente percorribile dal momento che la gestione, in quel caso, diventa complicata per tanti motivi». Il compattatore potrebbe arrivare ed essere disponibile già tra la primavera e l’estate.