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Cassa di colmata, l’attacco del Pd: “E’ una minaccia, l’iter va fermato. Ultime due amministrazioni responsabili”

Giobbi e Giorgi: "Cittadini e consiglieri tenuti all'oscuro. Solo propaganda politica invece, inzuppata di toni trionfalistici. Nel 2023 festeggiavano l’accordo con l’Autorità di Sistema portuale per il nuovo piano del porto"
Pubblicato il 4 Aprile 2025

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Fermare l’iter per la realizzazione della nuova vasca di colmata”. Lo chiede il Pd di San Benedetto: “E’ una minaccia per il paesaggio, l’ambiente, l’ecosistema marino e l’insabbiamento del porto”.


A parlare sono il segretario comunale Marco Giobbi e Pier Giorgio Giorgi, responsabile del tavolo di lavoro Pesca del Pd Marche. “La nuova discarica a cielo aperto prevista dall’Autorità di Sistema portuale, grande come cinque campi da calcio, ospiterà le sabbie inquinanti provenienti dai porti del Medio Adriatico e costituirà una pietra tombale per lo sviluppo futuro della nostra infrastruttura portuale inficiandone il nuovo piano regolatore e compromettendo lo sviluppo turistico del litorale piceno. Consideriamo corresponsabili dello scempio che si sta prospettando le ultime due amministrazioni sambenedettesi per l’inerzia e la mancanza di peso politico dimostrati in questa incresciosa vicenda che va avanti dal 2019 e in particolare gli esponenti della destra, che governa la regione e l’Italia, che hanno relegato la città di San Benedetto del Tronto e la provincia di Ascoli Piceno al ruolo di fanalino di coda delle Marche”.

I due dem vanno quindi all’attacco: “Non hanno fatto nulla per bloccare il Documento di Programmazione Strategica di Sistema approvato dall’Autorità del Medio Adriatico Centrale, che ha dato il là alla realizzazione della nuova vasca di colmata. Il sindaco Spazzafumo e l’Assessore Gabrielli, a cui va riconosciuto il fatto di aver ereditato una brutta situazione da chi li ha preceduti, avrebbero potuto e dovuto puntare i piedi in sede di approvazione del Documento di Programmazione Strategica di Sistema. Solo propaganda politica invece, inzuppata di toni trionfalistici, quando nel 2023 festeggiavano l’accordo con l’Autorità di Sistema portuale per il nuovo piano del porto che prevedeva già allora la discarica da 193.000 metri cubi”.

Giobbi e Giorgi denunciano inoltre la scarsa trasparenza: “Cittadinanza e consiglieri comunali tenuti all’oscuro delle criticità legate alla realizzazione della nuova vasca di colmata dall’attuale amministrazione comunale e informati della verità solo nell’ultima commissione urbanistica di martedì scorso. L’unica voce di denuncia contro una decisione dell’Autorità di Sistema Portuale che penalizza la città e il territorio è arrivata dal Partito Democratico due anni fa. Saremo in prima linea nella battaglia per lo stop alla realizzazione della nuova vasca di colmata fine a sé stessa. Nella nostra visione di città c’è un porto più moderno, sostenibile e all’avanguardia che favorisca, anche attraverso la collaborazione tra imprenditori del settore e mondo della ricerca scientifica il rilancio della pesca, della cantieristica, del turismo, del diporto e la tutela dell’ambiente”.