Riceviamo dal direttore del reparto di Chirurgia dell’ospedale di San Benedetto, dottor Maurizio Parato, alcune precisazioni relativamente alla situazione segnalata ieri da una cittadina. “L’anziano in questione, la cui figlia ha denunciato l’accaduto, ha ricevuto la valutazione cardiologica in giugno scorso, in anticipo rispetto all’appuntamento del mese in corso, nel corso di un accesso al Pronto Soccorso”.
Il primario continua: “Il cardiologo del mio team mi ha segnalato la sostanziale stabilità del paziente per cui la decisione di dislocare il prossimo appuntamento a settembre è stata presa in assoluta sicurezza. Aggiungasi che il paziente in questione è stato arruolato nel programma Presa in Carico (PIC) dello scompenso cardiaco, iniziato su mia iniziativa presso il presidio sambenedettese nel 2017 e unico tra tutte le aree vaste. Il programma prevede che il paziente, in caso di nuovi sintomi, possa accedere direttamente al reparto da me diretto, senza prenotazione CUP e senza impegnativa del curante. La presa in carico garantisce al cittadino, la cui figlia ha inoltrato quelle rimostranze, una copertura totale per la sua cardiopatia. E così è stato dal 2017 a oggi”.
Il dottor Parato fornisce quindi un quadro della situazione che parla di centinaia di accessi giornalieri e di emergenze che arrivano dal Pronto Soccorso. “Si tenga presente – spiega infatti il dottor Parato – che tutto ciò viene fatto in un presidio ospedaliero ove – pur in carenza grave di medici – si fronteggiano ogni giorno 120-150 accessi al Pronto Soccorso. Invito la cittadinanza a riflettere sul fatto che – pur con un carico di lavoro di simile portata – ogni cittadino che ogni giorno afferisce a questo presidio riceve una risposta per il problema presentato”.