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I cani di salvataggio pronti a lanciarsi anche dal mare aperto. Esercitazione di Capitaneria e Sics

Rinnovato il protocollo tra la Guardia Costiera e la Scuola Italiana Cani di Salvataggio. Questa mattina la dimostrazione dalla motovedetta
Pubblicato il 28 Luglio 2024

di Stefania Mezzina

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Questa mattina nelle acque del mare dinanzi San Benedetto del Tronto si è tenuta una esercitazione ha visto impegnati cani abilitati al salvataggio in mare e con gli istruttori.




E’ stato rinnovato, infatti, un protocollo di intesa, una convenzione tra il comando generale del corpo della Capitanerie di Porto- Guardia costiera con la Sics (Scuola italiana cani di salvataggio), che permette di attivare il soccorso in mare anche con le unità cinofile, che sono abilitate così a tuffarsi in mare dalle motovedette e recuperare una persona che è in pericolo di vita.

L’esercitazione si è svolta partendo dalla motovedetta Cp 285 di Ancona, che ha avuto a bordo tre cani da salvataggio, due golden retriever e un labrador, Mirò, Sciana e Lillo, con gli istruttori Ilaria Martella, Pietro Orsini e Mario Schiavi, e un ulteriore, Sandro Matano con Argo, con figuranti che hanno simulato persone in pericolo e sono stati salvati. La motovedetta è stata impegnata insieme ad ulteriori due mezzi della Guardia costiera e nell’esercitazione è stato impegnato anche un rescue swimmer, Carmine Castellano.

“E’ una scuola, la Sics, che fa parte della Protezioni civile e conta più o meno 400 unità cinofile in tutta Italia – ha detto Ilaria Martella – grazie alla convenzione nazionale con la Guardia Costiera finalmente siamo attivi anche a San Benedetto, affianchiamo i bagnini in spiaggia durante il periodo estivo. Saremo attivi sul litorale di San Benedetto e Porto d’Ascoli: sono stati programmati quattro servizi in altrettante domeniche fino a settembre”

“Le unità cinofile grazie alla convenzione sono abilitate a tuffarsi in mare per effettuare il salvataggio in mare di persone in difficoltà direttamente dalle nostre motovedette, a differenza dei bagnini che partono da terra”, ha spiegato la comandante della Capitaneria di San Benedetto, Alessandra Di Maglio, presente con il vice Francesco Sangermano.