SAN BENEDETTO DEL TRONTO. «Siamo pronti a presentare una mozione di sfiducia». Paolo Canducci e Aurora Bottiglieri avvisano l’amministrazione comunale, dopo la mancata approvazione, sabato scorso, del bilancio consolidato. «Risolvano i problemi, o se ne vadano – affermano gli esponenti di centrosinistra – se non arriverà la convocazione della nuova assise entro metà ottobre agiremo in questo senso, nell’interesse della città».
Per portare la mozione a discussione servono almeno 10 firme, in teoria facilmente raccoglibili. «Oggi il problema è il consolidato, domani sarà un’altra cosa – prosegue la Bottiglieri – il ricatto è continuo, fino a quando potranno andare avanti? Così facendo si procrastina un’agonia. Il sindaco si è messo addosso tante medaglie di latta, dovrebbe compiere un atto di dignità e dimettersi».
A tenere banco è soprattutto la notizia della chiusura dell’asilo nido «La Mongolfiera» proprio a causa della mancata votazione del consolidato. Una ricostruzione che non convince Canducci: «La normativa che impedisce le assunzioni prevede che queste siano bloccate e che possano essere riprese una volta che il bilancio consolidato sarà approvato. Se nessuno sa quando questo sarà varato, perché nella lettera si scrive che probabilmente si riaprirà il 4 ottobre?».
Come già fatto da Luciana Barlocci, il capogruppo dei Verdi osserva: «Col decreto legge 80 del 2021 convertito in legge, l’articolo 9 che vieta le assunzioni è stato modificato con una aggiunta: gli enti possono comunque procedere all’assunzione a tempo determinato necessaria a garantire l’esercizio delle funzioni di Protezione Civile, di polizia locale, di istruzione pubblica e del settore sociale. Significa che nonostante la mancata approvazione si può procedere all’assunzione a tempo determinato. È la prova che la macchina amministrativa non è più governata da questo sindaco. O è stata fatta una lettera che poteva essere evitata, oppure l’amministrazione avrebbe dovuto organizzarsi. Non si capisce il motivo per cui ai genitori hanno inviato una lettera dicendo che la colpa è della mancata approvazione del bilancio, accusando il consiglio comunale del disservizio. Questa maggioranza sta giocando, c’è uno che vota a favore, un’altra che si astiene per arrivare al pareggio. Intanto i cittadini pagano le conseguenze».
La Bottiglieri ci mette il carico: «Il commissario questo tipo di attività le porterebbe avanti tranquillamente, non ci sarebbe alcuna differenza. La superficialità di questa maggioranza è evidente, ci ridono tutti dietro. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno, questo filo sottilissimo che tiene in piedi l’amministrazione va tagliato».