SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “È il momento giusto per chiedere dei finanziamenti”. Flavia Mandrelli riporta al centro del dibattito l’annoso tema della bretella collinare, in un periodo in cui la questione del traffico cittadino è al centro delle cronache quotidiane.
“E’ necessario alleggerire il traffico sull’autostrada”, afferma la presidente della commissione viabilità. “I progetti in campo sono risalenti a trent’anni fa, nel frattempo la città è cambiata”.
L’obiettivo è quello di giungere una volta per tutte ad una scelta, così da mettersi in fila e poter ottenere un sostegno economico da parte della Società Autostrade.
L’ingegner Donato Pescatore ha illustrato il tracciato ritenuto più vantaggioso soprattutto in fatto di costi. Il percorso, che prevedrebbe un investimento complessivo di 60 milioni di euro, partirebbe da Santa Lucia per arrivare alla zona Fornace di Grottammare.
L’elaborato poggia su un principio fondamentale: attivare un tracciato parallelo all’autostrada e allo stesso tempo a valle, dato che un percorso troppo distante dalla Statale annullerebbe in partenza il senso e le finalità della circonvallazione. La strada attraverserebbe Via Sicilia (che passerebbe sopra) per poi immettersi in una breve galleria di 600 metri sotto al monte della Croce. Si giungerebbe a quel punto al primo sbocco di Via Manara dove, in prossimità dell’ospedale, sorgerebbe una rotatoria.
Il secondo step prevedrebbe un tracciato curvilineo che imporrebbe la realizzazione di una galleria artificiale di 200 metri che passerebbe sotto il parcheggio del cimitero e si allungherebbe, sempre parallelamente all’autostrada, fino a San Filippo Neri. Qui nascerebbe uno svincolo all’altezza del benzinaio Erg con seconda discesa e collegamento con Via D’Annunzio e Via Ferri. L’ultimo viaggio dalla bretella proseguirebbe quindi fino a Grottammare.
Il costo ‘ridotto’ si genererebbe dalla scarsa lunghezza dei tunnel, a differenza di altre proposte che imponevano gallerie più estese.
A rendere ulteriormente appetibile lo scenario in questione è la possibilità di smembrarlo in due parti, con conseguente abbassamento dei prezzi. Il primo stralcio da Santa Lucia a Via Manara, infatti, decongestionerebbe il traffico perlomeno nel tratto compreso tra l’ospedale e Porto d’Ascoli. Un segmento che causerebbe una spesa di ‘soli’ 20 milioni.
Per intercettare i fondi occorre innanzitutto mettere d’accordo gli enti interessati: Regione, Provincia, ma soprattutto il vicino comune di Grottammare, scettico sulla possibilità di ‘uscita’ nelle vicinanze del casello.